Matteo Renzi, quel selfie ipocrita alla Camera ardente di Tina Anselmi
Sciacalli. Ma sciacalli veri, quelli del Pd (politici e sostenitori) che ieri hanno crocifisso Matteo Salvini per quel selfie con una parente delle vittima del crollo del ponte Morandi durante i funerali di Stato a Genova. Sciacalli perchè cos'altro avrebbe potuto fare il leader leghista? Dire, no grazie, niente selfie? Fare lo schizzinoso? Lo schiena-dritta con chi sta soffrendo. Sciacalli, ma anche ipocriti. Perchè Matteo Renzi, di selfie in una circostanza poco appropriata se ne fece lui pure uno. Era il 4 novembre 2016, lui era premier e segretario del Pd. Mancava un mese al referendum cruciale per le riforme, quello che lo avrebbe affondato. Renzi era alla camera ardente di Tina Anselmi, la prima donna ministro della Repubblica Italiana. E che fece? Un bel selfie con un fan sorridente. Sorridente pure lui. "Ci sono momenti in cui credo che le parole non contino". Già, ma i selfie sì. Leggi anche: Matteo Salvini e il selfie ai fuinerali. La dem Alessia Morani: "Indecente", lui la demolisce