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Maria Elena Boschi, il Pd processa le banche e lei si sente un po' più sola: caos nel partito

Andrea Tempestini
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Qualcosa, nel Pd, è cambiato. Soprattutto per quel che riguarda Maria Elena Boschi, che non viene più difesa a spada tratta dalle ombre del caso Banca Etruria. E non tanto per l'attacco frontale di qualche tempo fa, quando Matteo Renzi cercò di "detronizzare" Ignazio Visco da Bankitalia. Già, perché anche alla Leopolda l'atmosfera pare cambiata. Al secondo giorno della kermesse renziana, infatti, uno degli interventi più seguiti è stato proprio quello relativo alle banche, dove hanno parlato - come sottolinea Il Giornale - Franco Mirabelli e Antonio Vazio, membri della Commissione parlamentare d'inchiesta. Per approfondire leggi anche: Boschi ko, la frase con cui anche Renzi la scarica E Vazio ha attaccato: "Ora sappiamo che le banche sono state a volte amministrate da veri criminali, che hanno taroccato le informazioni ai clienti". Parole fortissime, proprio come quelle di Mirabelli: "La vigilanza è da riformare perché ci sono strumenti insufficienti e c'è un rimpallo di responsabilità". Insomma, a due anni esatti dall'esplosione del caso Banca Etruria, anche il Pd inizia a usare toni molto forti sullo scandalo degli azionisti di credito. E due anni fa, alla stessa Leopolda, andò in scena la contestazione degli azionisti di Etruria, che inveirono contro il padre della Boschi e invocavano risarcimento. Ma oggi è il Pd stesso ad andare all'attacco...

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