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La Boldrini è "assenteista": ha partecipato solo al 28 per cento delle sedute

Laura Boldrini

"Non posso venire per impegni istituzionali", aveva detto la presidente a Marchionne. Quali? Le sue assenze in aula parlano chiaro, è degna dei suoi predecessori

Ignazio Stagno
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"Egregio Dottor Marchionne non posso venire per incarichi istituzionali". Scrive Laura Boldrini all'Ad di Fiat che l'aveva invitata a visitare lo stabilimento di al di Sangro. Ma quali sono questi "impegni istituzionali" della Boldrini? A guardare le cifre delle sue presenze in aula, sono davvero pochie E a rivelare i dati è il suo portavoce personale, Roberto Natale. In una lettera al Corriere della Sera, Natale difende miss Montecitorio dalle accuse di assenteismo lanciate dalla giornalista Maria Teresa Meli nei confornti della Boldrini. "No assenteista non lo ammetto", ha tuonato il portavoce. Ma nella sua ingenuità da zelante "pr" della Boldrini snocciola i dati delle presenze della presidente in aula. Sempre assente -  E indirettamente arriva come un boomerang una conferma di quanto sostenuto dal Corriere: "Dall'inizio della legislatura al 30 giugno ci sono state (senza contare le riunioni del Parlamento in seduta comune) 42 sedute della Camera, per un totale di poco più di 190 ore, e Laura Boldrini ha presieduto per circa 54 ore (più del 28%: dato equivalente a quello dei suoi predecessori nei corrispondenti periodi delle due legislature precedenti)". Bel record. Miss Montecitorio ha presieduto solo "il 28 per cento delle sedute". Come Fini e Casini - E giustamente è in linea con altri due big dell'assenteismo istituzionale, Gianfranco Fini e Pierferdinando Casini. Insomma la Boldrini bacchetta tutto e tutti, ma in aula a quanto pare non c'è mai. E così dopo i dati citati da Natale, è la stessa Meli a sottolienare come quei numeri fotografino l'assenteismo della Boldrini: "Ringrazio per i dati forniti l'efficientissimo Roberto Natale, il quale, però, stando alla Camera da poco tempo, non sa che i due predecessori della presidente Boldrini erano noti tra i deputati per non essere degli assidui frequentatori dell'Aula di Montecitorio. Del resto, la cifra del 28 per cento parla da sola". I Effetto boomerang - Il povero Natale ha cercato di rimediare citando anche i diversi impegni pubblici della Boldrini come "incontri con lavoratori di aziende in crisi, rappresentanze sindacali e professionali, sindaci, singoli deputati, diplomatici e delegazioni parlamentari di Paesi stranieri. Tutte attività svolte dentro Montecitorio, e non a favore di telecamere e microfoni", sottolinea Natale. Ma la realtà dei numeri è cruda: la Boldrini in aula non c'è. Con buna pace dell'"efficientissimo" Natale. (I.S.)

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