M5S, Crimi mette il bavaglio ai grillini:"Non parlate più di politica, occupatevi di Ogm"
Il capogruppo si prende le interviste patinate su "Oggi" e quelle da leader sul "Corriere" ma non gradisce i ribelli: "Se parlano con i giornali allora ciao"
Vito Crimi non sa più da che parte stare. Prima critica Beppe Grillo sul referendum no euro, dice di non leggere più il suo blog, poi, forse strigliato dal cerchio magico a Cinque Stelle ritorna sulla linea del rigore e cerca di mettere il bavaglio ai suoi parlamentari. In un'intervista al Corriere della Sera, il capogruppo dei sentaori grillini è categorico con i suoi e vuole ridurli al silenzio: "Noi non dobbiamo ragionare di strategia politica, di alleanze. Chi dice questo non ha capito niente. Tu, parlamentare, devi dire: sei d'accordo sulla mozione Ogm? Sei d'accordo sul singolo tema?”. State zitti - Insomma niente interviste ai giornali, niente spifferi sui malumori e soprattutto niente opinioni o suggestioni che possano spaccare il gruppo prima della fine della legislatura. Nei giorni scorsi diversi parlamentari del M5S si sono radunati con l'idea di dar vita ad un nuovo gruppo parlamentare. Un soggetto politico autonomo che possa dialogare con le forze della maggioranza. Pippo Civati per il Pd è il pontiere dell'operazione scouting grillino. E da quanto emerso sabato scorso i grillini dissidenti pronti a seguire gli inviti di Civati sarebbero addirittura 32 tra Camera e Senato. Troppi per Crimi. Una pattuglia in grado di dilaniare il gruppo a Cinque Stelle. Così il capogruppo serra le fila e dà ordini: "I parlamentari del Movimento 5 Stelle non si devono occupare di strategie politiche. Se qualcuno ancora insiste nel chiedere alleanze politiche, allora non ha capito niente e si pone fuori”. "Per me sei fuori" - Infine arriva la minaccia: "Chi è in dissenso, prosegue, ”se vuole confrontarsi con noi bene, ne discutiamo. Ma se ha questo disagio, e lo comunica alla stampa, allora ciao”. E visti i malumori interni a dire "ciao" saranno in tanti. Crimi lo sa. Intanto lui tappa la bocca ai suoi e si fa un giretto di tutte le riviste e i quotidinai italiani: Oggi e Corriere solo questa settimana. Non male come coerenza. Parla solo lui. Gli altri invece sono solo esecutori del silenzio. Silenziare i giornalisti - Ma questa è solo la prima parte della strategia di Morfeo Crimi per tappare la bocca ai giornalisti. Il colpo di grazia alla casta dei "pennivendoli", dei "servi", dei "maggiordomi", Crimi lo sferra con una proposta di legge: quella depositata il 10 aprile al Senato volta ad abolire il finanziamento pubblico ai partiti, di cui Crimi è primo firmatario. Secondo il capogruppo del M5s al Senato, si risparmierebbero in tal modo circa 70 milioni di euro. Il vero obiettivo, però, che se la legge dovesse passare verrebbe sicuramenbte raggiunto, sarebbe quello di silenziare la stampa, o comunque buona parte di essa. Sempre nel nome della democrazia e del pluralismo dell'informazione, s'intende. (I.S)