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Re Giorgio dalla Merkelappena chiuse le urne:va a prendere ordini?

Napolitano e Merkel

Martedì mattina, subito dopo il voto, Napolitano in visita di Stato in Germania (fino al 1° marzo). Il sospetto: Angela vuole decidere il nostro governo

Andrea Tempestini
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  Dopo il novembre del 2011, a più riprese Silvio Berlusconi ha adombrato il sospetto di una cospirazione europea - orchestrata a colpi di spread - dietro alla caduta del suo governo. I "grandi protagonisti" del piano o presunto tale sono ormai arcinoti: l'Unione europea e le sue istituzioni, ma soprattutto la Germania di Angela Merkel, spalleggiata dall'italico Quirinale abitato da Giorgio Napolitano. Sono stati spesi fiumi di inchiostro sulle presunte telefonate tra Roma e Berlino in cui si discuteva di come detronizzare il Cavaliere; Libero ha dato conto dei documenti taroccato del Fmi. L'obiettivo, sempre lo stesso: gettare discredito sul governo di Berlusconi e accompagnarlo a una fine che si è poi rivelata traumatica. Il fine di tutto ciò, l'ingresso in scena di Mario Monti e del suo governo tecnico, un esecutivo fedele alle linea (europea), incarnazione dell'ortodossia continentale e pronto ad accondiscendere qualsivoglia desiderata di Berlino. Il conto lo stiamo pagando sulla nostra pelle: Imu, tasse, recessione, disoccupazione, sfiducia, l'ascesa di Beppe Grillo in un Paese allo sfascio e via dicendo. Dopo 12 mesi... - Oggi però la parentesi tecnica è terminata. Le urne si sono appena chiuse e hanno disegnato un quadro a tinte incerte.. Giorgio Napolitano è ancora al Quirinale. In Germania ancora la Merkel, intransigente nelle sue posizioni da ultrà dell'austerity, . La Cancelliera continua ad avere un peso predominante in Europa. Le parole e i diktat della signora hanno un significativo peso specifico, e il primo a voler prendere nota del verbo di Angela è ancora Giorgio Napolitano, pronto ad ascoltare i consigli interessati della Germania. Insomma, l'asse Roma-Berlino negli ultimi 12 mesi non si è incrinato. Almeno per quello che concerne due componenti: Napolitano e Merkel, appunto. E' un caso, dunque, che il presidente della Repubblica italiana è  in visita di Stato in Germania da oggi,  26 febbraio al primo di marzo? Nel momento in cui in Italia si chiudono le urne, Re Giorgio prende un aereo e va a Berlino. E non si tratta di un viaggio programmato da tempo: è stato comunicato solo giovedì 21 febbraio. Napolitano dalla capitale tedesca osserverà l'esito delle elezioni. Poi prenderà altro tempo, altri giorni al fianco della Cancelliera. Probabilmente è un caso. Difficile però non lasciarsi suggestionare da un più che legittimo sospetto: Napolitano è andato a prendere qualche nuovo ordine dalla Merkel? Forse i due studieranno con attenzione il verdetto delle urne, con tutta probabilità nebuloso, indecifrabile. L'Italia potrebbe dover tornare subito alle urne, o peggio piegarsi a un nuovo governo di grande coalizione. Giorgio e Angela, come accadde ai tempi dell'ingresso in scena di Monti, forse vorranno tracciare insieme il migliore degli scenari per l'Italia (migliore per la Merkel e per l'Europa, però, e non per noi).  

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