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Monti: Basta nepotismo e baronie in politica

Monti e Casini

Il Professore si scaglia contro le baronie e le cooptazioni nelle istituzioni: peccato che Pierferdy abbia riempito le liste di parenti

Andrea Tempestini
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Con i social network ci ha preso gusto. Dopo la "salita" anche su Facebook, Mario Monti risponde alle domande su Twitter. I temi di cui parla sono molteplici. A tratti sembra copiare (anzi, copia) Silvio Berlusconi: "Migliorare servizi orientamento/consulenza x ricerca impiego. Introdurre forme detassazione x chi assume under 30", scrive il "giovane" Mario, e ripete le parole pronunciate pochi giorni fa dal Cavaliere. Poi spiega che il "piano famiglia prevede già mutui agevolati a giovani coppie per prima casa. Fisco agevolato e burocrazia 0 per startup". "No a baroni e nepotismo" - Mario copia Silvio. E prosegue: "Quattro misure urgenti: tirocini più interconnessione tra Università e imprese, formazione continua, mobilità". Ed è parlando di istruzione e baroni che il discorso scivola verso la politica. E qui il Professore la spara grossa: "La nostra parola d'ordine è merito". Monti spinge per il ricambio generazionale nelle professioni, nelle istituzioni. E in politica. "Spazio per chi è capace. Eliminare subito coopatzioni, nepotismo e baronie". Una frase, quest'ultima, che assomiglia a un attacco diretto al principale alleato del premier: Pier Ferdinando Casini. La parentopoli Udc - Monti si scaglia contro nepotismi e baronie. Peccato che la "parentopoli" di Pierferdy sia una realtà di cui vi abbiamo dato ampiamente conto negli ultimi giorni. Il leader dell'Udc, è cosa nota, tiene molto al "quoziente familiare". E così, tra i candidati, spunta Silvia Noè in Emilia Romagna, moglie di Federico, fratello minore di Casini. Poi in Friuli c'è Fabrizio Anzolini, vicepresidente regionale del partito, ma soprattutto genero di Casini in quanto fidanzato di Carolina, nata dal primo matrimonio di Pierferdy con Roberta Lubich.

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