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Il messaggio del Presidente :la crisi, il voto, le riforme

Giorgio Napolitano

Tasse, Sud, e cittadinanza agli stranieri: ecco l'ultimo messaggio di auguri di Napolitano

Lucia Esposito
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  Nel suo ultimo discorso (clicca qui e leggi il testo integrale)  da Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano parla del suo settennato, dei temi cari a lui (e alla sinistra) ma parla anche e soprattutto del futuro e della "salita" in politica di Monti. All'inizio del suo discorso, dopo i saluti di rito, precisa che non esprimerà alcun giudizio sulle imminenti elezioni politiche. Dice: “Alla vigilia di un importante appuntamento politico non verranno da me indicazioni né giudizi di parte e neanche programmi”. Ma il suo saluto agli italiani è in realtà pieno di indicazioni e anche giudizi soprattutto sull'operato del governo  Monti e sul suo futuro in politica. guarda il video del presidente della Repubblica su Libero Tv Le lodi a Monti Ill Presidente giustifica la politica di tasse inflitta dal governo Monti: “Scelte di governo dettate dalla necessità di ridurre il massiccio debito pubblico, obbligano i cittadini a sacrifici pesanti ma guai se non si fosse compiuto lo sforzo che abbiamo compiuto”. Il Presidente spiega che l'Italia paga 85 miliardi di euro di interessi sul debito pubblico e che,  se nei prossimi anni questa cifra, anziché aumentare, diminuirà, sarà proprio grazie a questi sacrifici e all'obbligo del pareggio di bilancio nella Costituzione. Le lodi a Monti e al suo operato continuano: “C'è un ritorno di fiducia nell'Italia, hanno avuto successo le emissioni di buoni del tesoro si è ridotto il famoso spread”. L'aggettivo famoso è un'evidente frecciata a Silvio Berlusconi che aveva minimizzato la questione del differenziale tra Btp e Bund tedeschi definendolo “un grande imbroglio”. Alla fine Napolitano arriva a benedire la salita in politica di Monti dicendo che nuove offerte di liste e raggruppamenti “possono risultare vitali e arricchire la nostra democrazia”. E ancora: “Monti ha compiuto una libera scelta di impegno politico non poteva candidarsi al Parlamento essendo già senatore a vita, ma poteva patrocinare una nuova entità politica elettorale nella competizione” .  L'attacco a Grillo  Giorgio  Napolitano si dice vicino ai giovani che criticano aspramente la politica e si sono allontanati da essa, tuttavia,  partendo da una citazione di Benedetto Croce, Napolitano attacca l'antipolitica (il riferimento a Grillo è implicito). Spiega: “Croce diceva che senza politica nessun proposito, seppur nobile, giunge alla sua pratica attuazione”. Da qui conclude che “il rifiuto o il disprezzo della politica non porta da nessuna parte” anche se essa deve conservare qualità morale. Poi un attacco ai partiti perché “non si è saputo o voluto riformare la legge elettorale” tema a lui carissimo che Napolitano vive quasi come una sconfitta.   Il discorso sembra il programma elettorale di Bersani  Il discorso del Presidente è pieno di riferimenti al programma della sinistra: dall'esigenza di distribuire ”meglio i pesi dello sforzo di risanamento, ridefinendo gli inasprimenti sociali”, al problema dell'occupazione soprattutto nel Mezzogiorno, fino alla giustizia sociale, i diritti civili, le carceri e la sicurezza sul lavoro. Tutto questo riaffermando la centralità dell'Europa e dell'Italia nell'Unione. Il Presidente rilancia un tormentone suo e della sinsitra: la cittadinanza agli stranieri nati in Italia chiedendo che il nostro sia un “Paese aperto e inclusivo. Solidale con i soggetti più deboli, e che sappia accogliere immigrati e profughi”.   L'autodifesa del  settennato Napolitano riserva un pensiero commosso e riconoscente a Rita Levi Montalcini che tanto ha rappresentato per la causa della scienza, dell'affermazione delle donne, della libertà e della democrazia". Infine conclude il suo ultimo discorso con una tenace autodifesa del suo operato: "Ho per ormai sette anni assolto il mio compito credo di poterlo dire, con scrupolo, dedizione e rigore. Ringrazio dal profondo del cuore tutte le italiane e gli italiani di ogni generazione di ogni regione e di ogni tendenza politica che mi hanno fatto sentire il loro sostegno e il loro affetto".        

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