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Berlusconi: "Inchiesta su Napolitano. Fini e Casini una iattura"

Il leader Pdl: "Se la Lega va da sola, perde". Sull'euro: "La Bce deve stampare moneta e garantire i debiti di tutti"

Giulio Bucchi
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Non solo Mario Monti, ma anche Giorgio Napolitano finisce nel mirino di Silvio Berlusconi. In un'intervista a Radio Capital, oltre a ribadire i giudizi durissimi sul professore e i suoi alleati Pierferdinando Casini e Gianfranco Fini e a rilanciare l'abolizione dell'Imu sulla prima casa e le misure per la crescita, il Cavaliere rilancia l'idea di una commissione d'inchiesta per chiarire manovre e responsabilità di quella che Berlusconi ha più volte definito "congiura" ai suoi danni. Le settimane, cioè, dell'autunno 2011 che portarono poi alla caduta del suo governo e all'arrivo dei tecnici. "Sarà una commissione di inchiesta eventualmente a far emergere ruoli che ciascuno ha svolto in quell'occasione", ha spiegato il Cav coinvolgendo anche il presidente della Repubblica. Alleanza con la Lega - Già al Tg5, domenica sera, Berlusconi aveva poi spiegato la sua posizione sulla possibile alleanza tra Pdl e Lega: "Senza accordo per le elezioni politiche non ci sarà intesa in Lombardia e cadranno anche le giunte in Piemonte e Veneto". Dimostrando però fiducia e ottimismo nel buon senso del segretario del Carroccio Roberto Maroni perché, come detto ai microfoni di Radio Capital, "se la Lega va da sola va incontro a una sconfitta sicura". In fondo, il programma dei due partiti risponde alle stesse esigenze: meno tasse, più attenzione alle imprese, misure più rigide contro l'immigrazione. Resta la grana del candidato premier: Berlusconi da un lato, Flavio Tosi dall'altro. Con Maroni che per ora non sembra volersi piegare. "Nuova Europa" - Su un tasto però Berlusconi vuole battere: l'Europa. Il Cav si dichiara europeista convinto ma anche desideroso di cambiare le regole dell'Unione: "Non penso che si debba uscire dall'euro - ha sottolineato -, la direzione sarebbe di ottenere che la Bce fosse banca centrale a tutti gli effetti garantendo i debiti sovrani di tutti i Paesi che hanno euro ed essendo disposta a stampare moneta in caso di necessità". Il rischio inflazione secondo il leader Pdl sarebbe minimo: "Se si mette moneta per l'1% o il 2% si provoca inflazione dell'1 o 2%, ma sono sicuro che non porti un danno all'economia e che anzi una leggera inflazione porti lievito all'economia". "Casini e Fini? Il peggio" - Parole non certo dolci, poi per Fini e Casini. Qualche giorno fa Berlusconi li aveva definiti "orrendissimi" e a Radio Capital rincara la dose: "Sono una iattura, non riesco a capire come possano attirare dei voti da parte di persone con la testa sulle spalle". E a Monti, che sosteneva che alle riunioni del Partito Popolare Europeo per Berlusconi ci fossero solo risatine di scherno, replica: ""E' una cosa indegna che lui dica questo. Ho nei confronti dei miei colleghi Ppe un rapporto antico e consolidato e sono considerato al tavolo del Ppe il maggiore esperto in economia, dato il mio passato di imprenditore e la mia esperienza al governo, sono lì dal 1994".

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