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La Russa richiama gli ex An e fonda "Centrodestra nazionale"

Ignazio Stagno
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La scissione è inevitabile. Tutto crolla. Non è dato sapere per ricostruire o per un rapida fuga verso il tramonto. Alleanza Nazionale è un fantasma che dai tempi di Gianfranco Fini vive nelle stanze del Pdl. Ora nel bel mezzo della mareggiata è arrivato il momento per gli ex An di tornare alle origini. La notizia era nell'aria ed era stata anche confermata da Silvio Berlusconi durante la telefonata a Belpietro. Adesso a gestire la baracca più a destra del Pdl c'è Ignazio la Russa. E' stato uno dei colonnelli che voltato le spalle a Fini, e ora si vuole prendere tutto. Anche la sua eredità. Sul futuro e l'imminente scissione prima prende tempo e dice: "Non ci sono risposte in un momento cosi' fluido, quel che e' certo e' che c'e' una storia che e' cambiata in questi ultimi mesi. Dentro il Pdl ci sono anime diverse che hanno avuto sempre meno la possibilita' di essere riconosciute dai propri elettori". E fin qui Ignazio sta col freno a mano tirato. Poi però parlando a 28 minuti di Barbara Palombelli schiaccia il pedale dell'acceleratore e va avanti diretto: "Centrodestra Nazionale - svela - e' il nome che gira". Non stiamo decidendo a capocchia - assicura - stasera si riuniscono 100 persone, deputati nazionali o europei o consiglieri per fare il punto". Stasera quindi è il momento delle decisioni. Si decide dunque se mollare Silvio oppure no. In tanti pensano che alla fine sarà un sì.  No congiura, c'è anche la Meloni - La Russa però non vuole sentir parlare nè di congiure, nè di notti dai lunghi coltelli. "Non e' una congiura, le congiure non si annunciano, ma "c'e' un'aria politica che si interroga e non aspetta passivamente che le cose accadano", rimarca. "La possibilita' di mantenere in piedi il Pdl e' una delle opzioni sul tavolo, ma tra i punti irrinunciabili per restare uniti mai con la sinistra - indica - e mai piu' con Monti". C'è però una ex An che da tempo invoca la scissione o quantomeno un piccolo terremoto dentro il Pdl. Giorgia Meloni è la miss delusa delle primarie ora con questa nuova opportunità potrebbe rilanciarsi all'ombra di La Russa. ''Giorgia fara' una manifestazione il 16. Io mi auguro che semmai dovessimo arrivare, come spero e penso, ad un nuovo soggetto l'appello e' aperto a tutti quelli che provengono da una certa area'', ha affermato l'ex ministro della Difesa. Porte aperte a tutti anche alla piccola di casa An.  Angelino hai sbagliato - E per far capire ancora meglio il punto di rottura, La Russa nè ha pure per Angelino Alfano, colpevole di non aver saputo dare una scossa al Pdl. "La situazione e' cambiata - osserva - non si sa cosa farà Monti, Berlusconi dice che si ricandidera' ed e' giusto che lo faccia, Alfano non e' riuscito a fare le primarie, che noi volevamo fortemente". E su eventuali errori del segretario, "io credo - dice - che Angelino Alfano non abbia sbagliato, ha seguito i principi di lealta' e riconoscenza piuttosto che metterci quel po' di cinismo che la politica ogni tanto richiede". Già, La Russa dice "bravo" ad Alfano per non aver messo cinismo nelle sue scelte, ma questo complimento sa tanto di un addio a base di "quid". Quello che è mancato ad Angelino.

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