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La Merkel: "Sostengo Monti". Westerwelle: "Il Cav non usi Berlino per la campagna elettorale"

Ignazio Stagno
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Il vizio di fare i maestrini d'Europa non lo perderanno mai. I tedeschi ormai cio dicono pure cosa dobbiamo indossare la mattina e cosa mangiare a pranzo. Per diversi motivi sembra che la nostra campagna elettorale si stia svolgendo in Germania che in Italia. Solo due giorni fa il presidente dell'europarlamento Martin Schulz aveva detto: "Berlusconi è una minaccia alla stabilità dell'europa e dell'Italia". Shulz è tedesco e comunque a farsi gli affari propri proprio non ci pensa. Bacchetta in mano e giudizi su i fatti di casa nostra. Oggi Angela Merkel parla e dice: "Sono convinta che gli elettori italiani voteranno in modo tale da garantire che l'Italia resti sul cammino giusto. Io sostengo quello che Mario Monti ha messo in campo per le riforme”. Insomma la Germania sta con Monti. Da quattro giorni non si fa altro che parlare di Italia e Berlusconi. Ma non solo a casa nostra, no se ne parla a Berlino, a Monaco e a Dortmund. Il Cavaliere ha accusato Monti di aver portato avanti una politica "germanocentrica". Beh a vedere da come siamo sempre ossequiosi con Frau Merkel, mentre andiamo a picco, di sicuro non abbiamo vissuto una politica Italiocentrica. Ora i maestrini teutonici ci dicono pure cosa dobbiamo dire e non dire in campagna elettorale. Il ministro degli Esteri Guido Westerwelle assicura che il governo tedesco non intende immischiarsi ma dice: "Una cosa non accetteremo: che la Germania sia fatta oggetto di una campagna elettorale populista da parte di Berlusconi”. Bel modo per non immischiarsi. I tedeschi su di noi possono dire tutto quello che gli passa per la testa. Noi invece dobbiamo stare in silenzio e guai a dire che ormai l'Europa è un feudo tedesco che si nasconde dietro la sigla Ue. In campagna elettorale, ognuno a casa propria può dire democraticamente cio che vuole. Quando eravamo dipinti dai tedeschi come un popolo da "spaghetti e pistole" tutto era lecito. Ora che sul piano politico e d economico qualcuno per sua legittima campagna elettorale vuole parlare della Germania, ecco che i maestrini si irritano, ci bacchettano e ci dicono cosa non si fa. Alle urne a questo punto a febbraio manderemo a votare la Merkel e il suo amico Hollande. Tanto quello che decidono gli italiani a loro poco importa. 

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