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Ecco cosa faranno i tecnici dopo Monti

Eliana Giusto
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Iniziato il conto alla rovescia del governo Monti, i tecnici stanno già pensando al proprio futuro. Per alcuni resterà la politica, altri torneranno a fare quello di cui si occupavano prima e altri ancora andranno semplicemente in pensione. Ritorno in cattedra - Il ministro più contestato del governo, Elsa Fornero, per esempio, scrive oggi il Corriere della sera, tornerà alla sua cattedra di Economia politica all'Università di Torino. Prima di tutto perché è lei la prima a non volere restare - "Io in politica? Non se ne parla. Due mie lacrimucce sono state ridicolizzate per un anno mentre quelle di Vendola sono un segno di sensibilità virile, per non parlare di quelle di Bersani" - in secondo luogo perché pare che nessuno, Monti in primis, le offrirà un'altra poltrona. Stesso destino per Piero Giarda, ministro dei rapporti col Parlamento, che tornerà a insegnare Economia alla Cattolica. A meno che non torni il Professore a Palazzo Chigi, allora sarebbe a sua completa disposizione. Del resto lui da sempre si definisce "uomo delle istituzioni".  Nessuna candidatura - Non si candiderà ma potrebbe comunque accettare un incarico di prestigio in un eventuale governo di centrosinistra o di un Monti bis, Fabrizio Barca, ministro della Coesione territoriale, molto corteggiato dal segretario del Pd. Barca però sembra per ora respingere le "avance": "Di cose da fare ne ho molte da qui ai prossimi cento giorni. Farò il ministro fino al giorno prima della fine di questo governo". Molto corteggiati anche il ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri e Andrea Riccardi. Il ministro della cooperazione e integrazione e fondatore di Sant'Egidio non ha una gran voglia di correre per la Camera o il Senato ma è tentato da un posto da ministro, magari agli Esteri. Politica sì, politica no - Perché dalla Farnesina uscirà Giulio Terzi di Sant'Agata che non ha ancora deciso cosa farà dopo la parentesi di governo. Pare che il centrodestra gli abbia offerto una candidatura a sindaco di Bergamo, ma nessuno degli interessati conferma. E se Giampaolo Di Paola, ministro della Difesa, ha deciso di andare in pensione e il ministro della Giustizia Paola Severino tornerà nel suo studio legale, chi sembra veramente pronto a candidarsi è Corrado Passera. Il ministro dello Sviluppo economico potrebbe presentarsi con una sua lista ma nel caso di un Monti bis potrebbe semplicemente continuare a svolgere il suo attuale compito. Tentato dalla politica anche Mario Catania, ministro delle Politiche agricole, che si dice "molto preoccupato dall'impennata dello spread" e per la campagna elettorale ormai già cominciata che rischia di vanificare "l'enorme sforzo degli italiani". Per questo, spiega, sta cominciando a pensare seriamente di candidarsi. 

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