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Bersani ha paura anche di Monti"Meglio che non corra"

Pierluigi Bersani

Lucia Esposito
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Pier Luigi Bersani adesso ha paura di Mario Monti. "Meglio che stia fuori dalla contesa". Lo ha detto il segretario del Pd e candidato premier alle prossime elezioni politiche. "Proprio perché Monti può essere ancora utile, sarebbe meglio che restasse fuori dalla contesa - spiega Bersani -. Ognuno sceglie come crede, fa le proprie valutazioni con serenità, noi abbiamo sostenuto lealmente questa operazione di transizione che la destra ha sfregiato nelle ultime settimane». Il segretario del Pd ha ribadito che ritiene che in futuro «ci sia l'esigenza di avere (ndr. con Monti) un rapporto in nome dell'Italia».  Bersani risponde anche a chi gli chiede se sia plausibile la data del 24 febbraio per le elezioni politiche: "Se stiamo nelle possibilità teoriche, nel mese di febbraio ci sono più possibilità", dice il segretario del Pd.  "Giù le mani da Renzi" "Bersani parla anche di Berlusconi: "Lo inviterei a non  cadere nel ridicolo anche se è un luogo che ha già ampiamente  frequentato”, dice sarcastico. E sulle primarie spiega che dopo le elezioni nel partito "siamo tutti più in salute. Si combatterà insieme questa battaglia, perché questi giochini lasciano il tempo che trovano".  E poi, riferendosi a Berlusconi e alla sua apertura verso Renzi, ha detto: "Tutto il Pd, anche Renzi, combatterà insieme per vincere le elezioni". E poi, parlando delle prossime politiche, prennuncia:  “Ho l'intenzione  anche in tempi   stretti, di trovare una chiave di partecipazione. Nessuno può  dubitare di questo. Arrivare ai miracoli non lo garantisco ma tutto il  possibile per la partecipazione sì”. Il segretario Pd ha incontrato a Piacenza il candidato alla Presidenza della Regione Lombardia Umberto Ambrosoli che tra pochi giorni sosterrà lla sfida delle Primarie per ambire alla carica di numero uno  al Pirellone. Bersani ha detto che Lombardia “è centrale per le prospettive del   Paese sul piano economico, sociale e politico” e proprio dalla   Lombardia “può partire la riscossa civica e morale senza la quale   non può esserci un riscatto sul piano economico”. E se il Pd “è   disponibile a questa riscossa civica” il partito democratico vuole   partire proprio dalla Lombardia “per guidare il Paese”  Bersani ha ricordato che “moralità e lavoro sono le due parole  della mia campagna elettorale. Credo che la destra su questi due punti  abbia fallito e mi aspetto che la Lombardia chiuda questa esperienza   regressiva. Mi aspetto - conclude- dalla Lombardia una spinta per un   forte cambio nel modo di fare politica”

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