Montezemolo bidona Fini e Casini "Senza Monti non scendo in campo"
Il patron Ferrari ferma l'iniziativa con Udc e Fli e cerca delusi nel Pd e nel Pdl per sostenere il Prof
Ha sciolto le riserve Luca Cordero di Montezemolo: una sua discesa in campo senza una candidatura di Mario Monti è praticamente impossibile. Come dire, Casini e Fini non servono a nulla, perché senza il Professore "sarà difficile esserci". "Arrivati a questo punto", con il ritorno in campo di Silvio Berlusconi e un centrosinistra sempre più schiacciato su posizioni radicali dopo la vittoria di Pierluigi Bersani alle Primarie, ha aggiunto, "o Monti offre la possibilità politica di una convergenza di tutti i soggetti che si ispirano alla sua esperienza di governo oppure sarà complicato esserci". Casini e Fini addio - Montezemolo muove dalla constatazione che lungi dall'essere all'alba di una nuova politica, la Terza Repubblica evocata durante la convention del 17 novembre, stiamo assistendo al "colpo di coda della Prima Repubblica". Non solo. Montezemolo mette di fatto in un angolo l'iniziativa politica con Pier Ferdinando Casini e Gianfranco Fini che alla fine è rimasta solo un'idea. Voluta soprattutto dai leader di Udc e Fli, la convention sembra definitivamente archiviata seppure dai partiti fanno sapere che "si è comunque al lavoro per una iniziativa, da tenere prima di Natale, a cui sarà invitato anche il movimento di Montezemolo". Per un Monti bis - Ma il patron Montezemolo, seppure parlando di ritorno alla prima Repubblica, continua ad essere in contatto anche con i deputati del Pdl e del Pd che vorrebbero la discesa in campo del Professore. Nel Pdl, in particolare, ci sono una trentina di parlamentari pronti a sostenere Monti qualora decidesse di scendere in campo.