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La protesta dei candidati: "Beppe ci ha cancellato dalle liste"

Tre nomi fatti fuori dal listone dei candidati alle "parlamentarie" cinque stelle. Un'epurazione ancora una volta in salsa bolognese. Il M5S continua a fare pulizia

Ignazio Stagno
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Epurati dalle parlamentarie Al secondo giorno delle primarie online del Movimento cinque stelle per le candidature al Parlamento scoppia ancora una volta il caso Bologna. Ivano Mazzacurati, Alessandro Cuppone e Lorenzo Andraghetti, sono scomparsi dalle Parlamentarie imposte da Grillo per l'Emilia-Romagna. I tre attivisti, in regola con tutti i requisiti, sono stati esclusi dalle liste. Andraghetti aveva già pubblicato online un video di presentazione della candidatura. E così Federica Salsi ha colto l'occasione per protestare ancora una volta contro il movimento. "Queste persone -ha detto La Salsi- avevano a tutti gli effetti i requisiti. Mi piacerebbe che Grillo, Casaleggio o lo staff dessero delle motivazioni chiare su determinate esclusioni". Poi la consigliera comunale è tornata sulla sua denuncia di ieri per le minacce di morte ricevute su Facebook. "La maggior parte adesso -ha aggiunto la Salsi- sono persone che esprimono solidarietà e rimangono comunque stupite che si sia arrivati a toni di questo tipo. C'è sempre chi è comunque critico nei confronti del mio operato e continua a chiedersi cosa ci faccio nel Movimento 5 stelle. Ho aderito ad un movimento politico che porta avanti contenuti che io ho condiviso. In alcuni casi sono stata e continuerò ad essere critica perchè ci sono cose che non condivido o penso siano da verificare. Nel momento in cui ci sono problemi credo sia opportuno affrontarli, non credo siano motivi di uscita dal Movimento poi si vedrà quello che succede in futuro". insomma la Salsi va avanti per la sua strada. Accada quel che accada.  Vogliono farci fuori Intanto Grillo piange ancora miseria. E' preoccupato per la nuova legge elettorale. "E' in atto una corsa contro il tempo dei partiti per eliminare il MoVimento 5 Stelle dalle elezioni politiche 2013. La Commissione Affari Costituzionali lavora per questo senza sosta alla nuova legge elettorale. La prima mossa è l'abolizione del premio di maggioranza per scongiurare anche la più piccola possibilità che il M5S, in caso di vittoria, disponga della maggioranza parlamentare. La seconda è un emendamento di giornata che dovrebbe imporre ai partiti e ai movimenti di dotarsi di un vero e proprio (?) statuto. L'emendamento bipartisan di Enzo Bianco (Pdmenoelle) e Lucio Malan (Pdl) prevede che insieme ai simboli delle forze politiche siano depositate le copie degli statuti. Il M5S ha un "Non Statuto" composto da sette articoli, ma forse per i partiti non sarà sufficiente...". Grillo ha davvero paura. ma guardando i sondaggi in calo la colpa non è della legge elettorale. I motivi della bufera sono altri. Da cercare dentro il movimento.

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