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Casini ha paura di non entrare in parlamentoL'Udc ora è sotto la soglia del 4 per cento

Pier Ferdinando Casini

Ignazio Stagno
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Pier Ferdinando Casini comincia a dimenarsi come i tonni durante la mattanza nelle acque di Favignana. Sa che il suo Udc è alla frutta e allora è pronto a tutto. I numeri sono targici. Secondo l'ultimo sondaggio di tgLa7 il suo partito annaspa al 3,8 per cento. Una emorragia di consenso irrefrenabile. L'Udc perde un punto e mezzo a settimana. E il tampone Montezemolo non può nulla perchè Luca è al 2 per cento. Insomma al centro è guerra fra poveri. Ma Pierferdy parla ancora come un leader. Di cosa lo sa solo lui. "Spread sotto 300 punti perché l'Italia ha cominciato ad essere governata seriamente. Orgoglioso di aver voluto e sostenuto Monti". Come se fosse merito suo il calo dello spread. Casini vive in una relatà politica parallela. Lì i numeri non contano. Il fatto che è sotto la soglia minima per entrare in parlamento è un dettaglio. E bluffa pure nel dopo primarie del centrosionistra. "ll Pd ha scelto di procedere con Vendola. La nostra è un'opzione diversa: diamo rappresentanza a popolari e moderati orfani". Bisogna capire chi sono questi moderati orfani. E soprattutto quanti sono. Perchè sembrano davvero pochi. Pochissimi. E lui comunque a Pier la mano la darebbe anche domani mattina. In Sicilia lo ha già fatto sostenendo Rosario Crocetta. Perchè non dovrebbbe farlo per Bersani premier. Vendola? Casini è in parlamento dal 1983. E a questo giro non vuole restare fuori. con i numeri che ha o si allea anche col diavolo oppure è out. E allora c'è da giurare che potrebbe cedere alla tentazione. Finora ha guidato al buio. Ha sbattuto la porta in faccia al Cavaliere. A chi lo ha portato in parlamento e lo ha anche portato alla presidenza della Camera. Ma questi per lui sono dettagli. Ora per ribaltare tutto si dimena. Dice no al Cav, "ni" a Bersani, sì a Montezemolo. Yes a Mario Monti. Sa bene che deve trovare presto una strada. E prova pure a rifarsi il look con "Lista per l'Italia". "E' necessario costruire una proposta politica seria e nuova che includa chi ha voluto e sostenuto il governo Monti", spiega Casini. Insomma l'ultima moda per salire su un carro è il Monti Bis forever. Non basterà. Probabilmente la storia lo sta già rottamando.

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