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Lega, se Silvio si presenta corre da sola

Si allontana a livello nazionale l'alleanza tra il Carroccio e il Pdl

Lucia Esposito
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Gianluca Roselli La vittoria di Bersani ora spingerà Berlusconi a candidarsi. E la situazione per un'alleanza con la Lega si complica». Roberto Maroni al consiglio federale della Lega Nord, in via Bellerio, fa il punto della situazione il giorno dopo le primarie del Partito democratico. Un evento che non tocca direttamente il partito padano, se non in ciò che ora, di conseguenza, farà il Cavaliere. Se scenderà in campo direttamente, infatti, l'alleanza con la Lega sarà impossibile. Mentre proprio domenica il leader del Carroccio aveva aperto a un'intesa a patto che «Alfano prenda in mano la situazione e faccia cadere il governo Monti subito dopo l'approvazione della legge di stabilità, per andare all'election day il 10 febbraio».  Il feeling con Tremonti Insomma, l'alleanza a livello nazionale tra Pdl e Lega si allontana sempre più. «Queste elezioni il centrodestra le perde. Quindi perché dovremmo andare in soccorso del malato che sta per morire? A questo giro ci conviene andare da soli, anche perché così aumentiamo i voti, mentre insieme a un Pdl ancora targato Berlusconi rischiamo di perderli», spiega un autorevole esponente del Carroccio. Tanto più che Maroni è convinto che la prossima legislatura non durerà più di due anni. Il ragionamento non fa un grinza. E i sondaggi lo confermano. Il partito del Nord è dato al 6,3 per cento. Un risultato incredibile se si pensa che solo qualche mese fa il movimento usciva a pezzi dalla vicenda Belsito. Così, mentre il Carroccio sul fronte nazionale si appresta a replicare lo scenario del 1996, quando si presentò da solo, a Milano continua a cercare l'accordo con il Pdl. E qui è proprio Berlusconi il più convinto nel sostenere la candidatura unitaria di Maroni. Che considera l'unica carta a disposizione del centrodestra per cercare di vincere le Regionali. E se sarà Bobo il candidato al Pirellone, alla segreteria del movimento arriverà quasi certamente il sindaco di Verona, Flavio Tosi.  Mozione contro Grilli  Nel frattempo Bobo si muove. E tesse la sua tela. Domani, al circolo della stampa di Milano, terrà una conferenza stampa insieme a Giulio Tremonti, con cui ha ritrovato un feeling dopo mesi di gelo. E l'ex ministro dell'Economia, con la sua lista “Lavoro e Libertà”, è tra i maggiori sponsor della candidatura Maroni in Lombardia. Mentre non è stata confermata, sempre per domani, una manifestazione a Roma contro il governo Monti. Sempre sull'onda anti-Prof, verrà presentata in Parlamento nei prossimi giorni, invece, una mozione di sfiducia nei confronti del ministro dell'Economia Vittorio Grilli. «Ci ha imbrogliati», dicono i leghisti, perché «il Fondo monetario ha certificato il fallimento di questo governo smentendo le previsioni di crescita, mentre il pareggio di bilancio si avrà solo nel 2017».

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