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Le primarie di Grillovota solo chi ha la tesserae si becca 70 ore di videocandidature

Dal 3 al 6 dicembre si terranno le "parlamentarie" del M5S. Voto online per scegliere i candidati alle politiche. Voterà solo chi ha la "tessera" da grillino e dovrà guardare 1400 videocandidature prima di scegliere chi votare. Ce la faranno a resistere 70 davanti ad un pc?

Ignazio Stagno
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Si chiudono le primarie e si aprono le parlamentarie. Attenzione a non confondere le due cose. Beppe Grillo ci resta male. Beppe ha martellato le primarie del Pd attaccandone le regole, attacando i candidati, attaccando soprattutto Matteo Renzi. Dando un'occhiata al blog del leader del movimento cinque stelle durante la campagna della primarie del Pdmenoelle, il giudizio di Grillo è uno solo: sono una farsa inutile. Bene il Pd le ha chiuse, ha scelto il candidato premiere e ora guarda avanti. Anzi indietro con Bersani. Però le "parlamentarie" di Beppe una farsa lo sono per davvero. Le regole sono chiare. Almeno per i nerd grillini. Bisogna essersi registarti al sito del movimento entro settembre 2012. Poi usando username e password si accede all'area dove è possibile esprimere tre voti per altrettatnti candidati fra i 1400 grillini che fanno la corsa verso le politiche del 2013. Queste primarie non servono per scegliere il candidato premier ma per scegliere chi del movimento potrà candidarsi alle prossime elezioni. Parlamentarie a porte chiuse Le parlamentarie hanno un grosso tallone d'Achille. Non sono proprio così aperte e democratiche come il movimento va dicendo sul web. Per quelle del Pd potevano votore al primo turno tutti gli elettori purchè si registrassero online. Non bisognava avere la tessera del Pd o di Sel per scegliere fra i cinque candidati. Se invece vuoi scegliere fra quelli M5S o c'hai la tessera virtuale oppure te ne stai a casa.  Corazzata Potemkin I probabili candidati al parlamento sono 1400. Ognuno di questi ha redatto sul sito del movimento un curriculum, alcune notazioni di interesse per l'elettore e un video in cui riassumere il cv. Il voto può essere espresso dal 3 al 6 dicembre dalle 10:00 alle 17:00. La base grillina è in rivolta perchè le regole piacciono poco. E soprattutto scegliere fra 1400 candidati in tre giorni non è cosa facile. In media un video di presentazione dura 3 minuti. Se moltiplichiamo 3 per 1400 fa 4200 minuti. Ovvero 70 ore. Circa tre giorni per guardare i video di tutti i candidati. Ragionando per assurdo, appena hai finito di vedere tutti i video, con un bel thermos di caffè accanto, è già scaduto il termine dei tre giorni per esprimere la preferenza. E' anche vero che si potranno votare tre persone riferendosi alla circoscrizione elettorale di appartenenza. Già nella sola Reggio Emilia fino a qualche giorno fa i candidati erano 11 con tanto di videopresentazione. In Emilia c'è anche chi si è spinto a fare video da 6 minuti. Quindi guardarli tutti sarebbe un pò come vedere la Corazzata Potemkin in versione integrale. Insomma il vero motore delle parlamentarie grilline sarà la pazienza. Pop corn, caffettiera sempre pronta, cuscino sul divano, pc sulle gambe e l'attesa per il voto di un candidato al parlamento. Occhio a non addormentarsi. Altrimenti rischi di cliccare su Flavia Vento. O peggio Federica Salsi... Campanello d'allarme E intanto i numeri non sorridono più a Beppe. Cosa succede in casa Grillo? In tanti nel movimento se lo chiedono. A quanto pare qualcosa comincia a scricchiolare. Ad essere troppo sicuri di vincere si rischia di scivolare prima del traguardo. Il movimeto cinque stelle da tempo è dato nei sondaggi sopra la soglia del 20 per cento. Un risultato impensabile solo due anni fa. E invece Grillo con post su facebook, adunate in piazza, e traversate in mare ha raggiunto una quota di elettorato di tutto rispetto. Ma ora il vento sembra che stia cambiando. I risultati dell'ultimo sondaggio Swg il Movimento di Beppe Grillo, per la prima volta da molto tempo, nel tradizionale sondaggio del lunedì del tgLa7finisce sotto il 20 per cento e cala al 16,3. Qui i fatti sono due: o gli altri partiti si sono messi a fare i grillini oppure i grillini cominciano pian piano a diventare un partito come tutti gli altri. Grillo comincia a soffrire di "Savianite" acuta. Come Roberto Saviano che ha sempre il solito repertorio da anni, sembra che Beppe sia diventato un disco rotto. Polemiche contro la casta, raduni contro rigassificatori e inceneritori, attacchi ai giornalisti. Quando il disco finisce lui lo fa ricominciare subito. Un post sul blog, un attacco alla stampa, una dichiarazione contro i vitalizi e la seconda repubblica e il gioco è fatto. Ma a quanto pare il pifferaio magico comincia lentamente a perdere il suo potere da incantatore di piazza. Grillo si butta su tutto. Se c'è una fetta di populismo su cui fiondarsi lui è lì pronto a fare i suo bel discorso. Il pd ha cominciato a fare sul serio con le primarie, il pdl cerca se se stesso ma vuole cambiare marcia, in tanti creano movimenti, ad esempio De Magistris, per prepararsi alle prossime elezioni. Tutto questo movimento delle ultime settimane ha interrotto, forse, il moto perpeuto del Movimento cinque stelle. Dopo le elezioni siciliane sembravano lanciatissimi ma sono bastate solo poche settimane e la freschezza di Grillo comincia a diventare un ritornello già sentito. Beppe forse avrà peccato di presunzione. E i problemi più grossi li hanno cerati i suoi stessi grillini. Da Favia alla Salsi, le  epurazioni hanno cerato una forte disaffezione al movimento. In tanti si chiedono se le epurazioni siano casuali o siano un piano antidemocratico che caratterizza il movimento.

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