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Il vicepresidente Pd tifa dittatura: "Imitiamo il partito comunista cinese"

Ivan Scalfarotto

"Ha tenuto da poco il congresso e ha fatto cose che non siamo ancora riusciti a fare". Forse scorda Tienanmen e i dissidenti uccisi?

Andrea Tempestini
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Ma se «Renzi è come Blair e Clinton» è possibile che il Pd debba essere come la Cina? Sostiene il vicepresidente Pd Ivan Scalfarotto:  «Il Partito comunista cinese ha tenuto da poco il suo 18° congresso e ha fatto tre cose che noi non siamo ancora riusciti a fare: il loro leader ha parlato apertamente contro la corruzione; hanno ricambiato il 50% dei dirigenti, e hanno ridotto da 9 a 7 i membri del Politburo, riducendo quindi i posti della politica». Scalfarotto, nella foga, dimentica purtroppo Tienanmen, i dissidenti uccisi e la soppressione dei diritti civili dell'evoluta Cina. Ivan, di professione è consulente strategico nel settore delle risorse umane. Anzi “inumane”, da oggi.  

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