Monti contestato a casa suaProteste e tafferugli alla Bocconi
Contestato ovunque. Pure fra le mura amiche di casa. Il premier Mario Monti, è stato duramente contestato questa mattina durante una visita all'Università Bocconi di Milano. Monti, ex rettore dell'ateneo milanese, era stato invitato per presentare il suo libro Le parole e i fatti. Una cinquantina di giovani lo hanno contestato al grido di "basta austerity, soldi subito, Monti a casa, Milano non ti vuole", mostrando cartelli con la scritta "un anno di Monti, austerity, precarietà e manganellate. Auguri". La tensione è rimasta sempre alta, con cordoni della polizia all'esterno dell'università in difesa del premier. Le forze dell'ordine, polizia e carabinieri in tenuta antisommossa, hanno caricato i manifestanti con scudi e manganelli, dopo che i giovani dei centri sociali avevano cercato di sfondare la linea di contenimento creata da militari e polizia. Sul cordone delle forze dell'ordine sono piovute verdure, uova, petardi e vernice e poi i giovani dei centri sociali hanno cercato di forzare i blocchi. Mentre a Roma Luca Cordero di Montezemolo con la sua Italia Futura gli chiede "tecnicamente" di scendere in campo, Monti riflette e presenta le sue fatiche letterarie. Ma a quanto pare il consenso, soprattutto fra giovani, precari e studenti è ai minimi storici.