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Montezemolo scende in campo: "Per il bene dell'Italia"

Luca Cordero di Montezemolo

Ignazio Stagno
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Luca Cordero di Montezemolo è ufficialmente sceso in campo. A Roma, alla convention "Verso la terza Repubblica", parte l'avventura del ressemblement dei centristi che sostengono l'ipotesi di un Monti-bis. Ipotesi che diventa certezza. Luca lo chiede ufficialmente al premier: "Noi non chiediamo al presidente del Consiglio di prendere oggi la leadership del nostro movimento, perché pregiudicherebbe il suo lavoro e non ce lo possiamo permettere: ci proponiamo di dare fondamento democratico ed elettorale al percorso intrapreso dal suo Governo perché possa proseguire". Insomma Monti adesso dovrà candidarsi con Italia Futura. Il messaggio è chiaro e diretto.  Accolto come una star - Montezemolo ha parlato dopo esserestato accolto da una folla di giornalisti e di sostenitori. Nel suo discorso ha stilato il programma della sua lista. "Mai più accetteremo di vedere l'Italia derisa e disonorata, per questo scendiamo in campo. Siamo qui perchè vogliamo che inizi finalmente un capitolo nuovo della nostra vita civile e democratica, che metta al centro questa Italia, l'Italia che rema. Dobbiamo aprire la strada verso la terza repubblica", ha spiegato il presidente della Ferrari.  Siluro a Berlusconi e il programma - Il discorso di Montezemolo comincia con una critica ad alcune dichiarazioni di Silvio Berlusconi:"Sostituiamo la retorica dei ristoranti pieni con quella dei brevetti registrati, dei monumenti restaurati o dei libri letti". Poi Montezemolo dice cosa vuole realmente fare criticando la condizione attuale del paese: "Non è più accettabile avere difficoltà a trovare i soldi per restaurare Fontana di Trevi o Pompei o piangere dopo l'ennesimo disastro idrogeologico e contemporaneamente spendere alcuni miliardi di euro per sanare i buchi di quelle amministrazioni locali che hanno costituito centinaia di società inutili e dannose, operato migliaia di assunzioni clientelari e perfino finanziato partiti defunti con il nostro denaro. Anche per questo lo Stato deve fare la sua parte ritirandosi dalle tantissime aree di attività generando intermediazione politica e corruzione mentre sempre più spesso non è in grado di assicurare risorse per le sue funzioni basilari". Sull'economia spiega: "I contribuenti onesti che pagano le tasse si domandano dove vanno a finire i soldi delle nostre tasse. Per questo riteniamo indispensabile rendere più incisivo il processo di spending review". Poi attacac gli evasori:"Dobbiamo affermare il principio che chi occulta il proprio reddito ed evade è un ladro esattamente come chi sperpera i soldi pubblici". Anticasta  - Montezemolo capisce bene che per posizionarsi in un quadro politico già logorato deve anche lui mandare un messaggio anticasta. E lo fa senza farsi pregare. "Abbiamo bisogno di ridurre gradualmente le municipalizzate, trasformate in poltronifici ad uso dei politici trombati. L'unica patrimoniale da introdurre è quella sullo Stato. Questa è l'unica patrimoniale da introdurre. Questo servirebbe a liberare energie per la crescita, gli spazi per la libera impresa sono ancora limitati in Italia: avere paura della concorrenza significa non solo chiudere la porta allo sviluppo, al merito, ma anche all'occupazione".  Elezioni fondamentali - Per Montezemolo il prossimo appuntamento con le urne è storico. "Le elezioni del 2013 saranno l'appuntamento piu' importante per questo paese da quelle del 1948.Nessuno potra' chiamarsi fuori - ha detto Montezemolo - nessuna maledizione ci condanna se non saremo noi stessi a volerlo". Infine il presidente della Ferrari ha detto quali sono gli attori protagonisti del suo programma di riforme: "Lavoro, impresa, cultura, giovani e donne "sono i pilastri su cui si deve ricostruire l'Italia".

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