Monti compie un anno e si applaude abbiamo salvato l'ItaliaE' già in campagna elettorale
Tra poesia e sfottò (agli italiani tassati e mazziati), il governo di Mario Monti, a cui piace vincere facile (sin dall'insediamento "senza concorrenza") si autocelebra. I professori, in questo caso, sono di manica larga: si autopromuovono. E dove sta la poesia? Nel titolo del documento pubblicato sul sito di Palazzo Chigi: "Il governo, l'Italia, i cittadini; appunti di viaggio". Una denominazione aulica, molto poco tecnica, e che richiama alla mente il quadernetto dove gli adolescenti riversano le proprie memorie. Un testo che - putacasao - arriva proprio il day-after lo sdoganamento dell'Election Day e che suona come un vero e proprio "testamento" dell'esecutivo dei professori (che cercano di riciclarsi e lanciano la loro campagna elettorale). E cosa dicono, queste memorie? Dicono che "in un anno l'Italia ha intrapreso profonde trasformazioni". Il messaggio di Monti omette però che queste trasformazioni, per il Belpaese, sono state disastrose. Anzi, lo stesso messaggio stravolge la realtà dei fatti: "Il primo passo - afferma Palazzo Chigi - è stato compiuto, ed è quello del risanamento che era condizione preliminare per ogni altro obiettivo e anche necessario a evitare che l'Italia, per la sua dimensione, non determinasse un cambiamento dello scenario europeo, e forse mondiale, degli avvenimenti economici e finanziari". "Né promesse né illusioni" - Secondo il documento, nei dodici mesi a guida Monti, "l'Italia con l'Europa ha ritrovato un legame che semprava perso". Grazie a Mario, spiega la nota, l'Italia "è tornata ad essere infatti partner attivo e propositivo, protagonista delle scelte strategiche e nelle concrete decisioni operative" (eterodirette dalla Germania di Angela Merkel, aggiungiamo noi). E ancora: "Il governo ha cercato di rappresentare la realtà ai cittadini spiegando senza contraffazioni e con un linguaggio di verità la situazione e i rimedi adottati. Non sono state fatte promesse né alimentate illusioni". Già, sono state solo introdotte carriolate di nuove tasse, sono state "potate" col machete le pensioni e sono state varate una riforma del lavoro inesistente e un piano di liberalizzazioni impalpabile. Monti poi riconosce: "Sono stati richiesti sacrifici, anche pesanti. Ma questi sono stati recepiti proprio per il momento drammatico che l'Italia ha attraversato". Peccato però, che come ha ricordato pochi giorni fa il governatore della Bce, Mario Draghi, "per la crescita non servono nuove tasse". E per la crescita, il governo Monti, non ha fatto nulla: ora, la decrescita è totale. La rottura è prolungata e i più ottimisti intravedono segnali di risveglio dell'economia italiana per il 2014. Chi si loda s'imbroda... - Fregandosene dell'adagio che recita "chi si loda s'imbroda", Palazzo Chigi prosegue nell'esaltazione del suo operato, ricordando il decreto sulla trasparenza e sulla riduzione dei costi degli appartai politici, "una misura fortemente invocata dagli stessi presidenti delle Regioni e soprattutto dai cittadini che, dopo gli scandali delle ultime settimane, non comprendono come a loro si richiedano sacrifici, spesso anche pesanti, mentre il mondo della politica sembra non essere toccato dal tema della responsabilità di fronte ad una delle più difficili crisi economiche degli utlimi anni". Infine, una conclusione in pompa magna: "Dopo un anno l'Italia è saldamente sulla via del cambiamento, di certo è un'Italia che può guardare con più fiducia verso il suo futuro". Peccato che solo Monti ne sia convinto, perché il futuro dell'Italia è: recessione, disoccupazione, tasse e povertà.