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Luchino chiama Fini e Casini"Listone per il Monti-bis"

Montezemolo e Casini

Montezemolo pensa ad un'ammucchiata al centro per sostenere l'idea di un governo guidato ancora dal professore. I centristi non mollano

Andrea Tempestini
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Dal Vangelo secondo Luca, capitolo 18, versetto 16: «Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite». Con i mitici «elettori moderati» al posto dei pargoli, è quello che dirà domani Luca Cordero di Montezemolo. Userà una retorica alta, come si conviene nelle occasioni epocali. Lo fa anche nel biglietto d'invito: le elezioni del 2013 «avranno un valore storico», scrive. Il suo discorso è già pronto. Il succo sarà: sciogliamoci tutti e uniamoci per creare qualcosa di importante. Una lista civica nazionale che abbia in Mario Monti - il quale non si candiderà - la stella polare e nel Monti-bis l'obiettivo e lo slogan con cui presentarsi. Formalmente l'appello sarà rivolto a tutti, associazioni e partiti della vaga galassia catto-liberal-social-montian-centrista, ma l'elenco degli invitati è già completo ed è chiaro che in Parlamento le orecchie interessate sono quelle di Pier Ferdinando Casini e Gianfranco Fini. I quali condividono l'esigenza di rinunciare alle proprie attuali esistenze politiche, alquanto grame, nella speranza che dall'unione di più debolezze possa nascere una forza. Sottoscrivono l'uso elettorale del brand «Monti» e la speranza di incollare il premier sulla poltrona di palazzo Chigi. Piena intesa su tutto, insomma, spiega Fausto Carioti su Libero di venerdì 16 novembre. Un grande rassemblement al centro che guarda a Monti. Il presidente della Ferrari domani ha organizzato un incontro a Roma dal titolo ambiguo: "Verso la Terza Repubblica". Se questa sarà ancora con Fini e Casini, Luca guarda forse al passato pensando che sia futuro. Ma non lo è.    Continua a leggere l'articolo di Fausto Carioti su Libero di venerdì 16 novembre

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