Beppe Grillo parla ai poliziotti:venite con noi a picchiare la Casta
Giornata di autunno. Caldo. Ragazzi in rivolta, studenti in piazza, fumogeni, mazze da baseball su poliziotti inermi e la solita non-rivoluzione. Ma Beppe Grillo entra nella bagarre col suo blog e ha una visione: poliziotti, studenti, e precari tutti insieme con le mazze a mettere in fuga la Casta. L'ultimo post di Grillo è un invito alla rivolta bella e buona. Beppe parla direttamente con un poliziotto qualunque e gli dice: "Chi stai difendendo? Chi è colui che colpisci a terra? Un ragazzo, uno studente, un operaio? E' quello il tuo compito? Ne sei certo? Non ti ho mai visto colpire un politico corrotto, un mafioso, un colluso con la stessa violenza". Grillo richiama il poliziotto: "E' una guerra, non ancora dichiarata, tra le giovani generazioni, una in divisa e una in maglietta, mentre i responsabili stanno a guardare sorseggiando il tè, carichi di mega pensioni, prebende, gettoni di presenza, benefit. Soldato blu non ti senti preso per i fondelli a difendere l'indifendibile, a non schierarti con i cittadini?". E allora il leader del movimento cinque stelle invita il poliziotto a colpire con il manganello i politici e a mettersi dalla parte della protesta. "Togliti il casco e abbraccia chi protesta, cammina al suo fianco. E' un italiano, un'italiana come te, è tuo fratello. è tua sorella, qualche volta, come ieri per gli operai del Sulcis, un padre che ha sputato sangue per farti studiare. Sarà un atto rivoluzionario". Grillo invita dunque le forze di pubblica sicurezza a passare dall'altro lato della barricata. Sembra di leggere fra le righe un invito alla rivoluzione. Al golpe. Di sicuro Grillo parla ancora una volta parla alla pancia dei suoi elettori. Con la solita dose di populismo. Clicca qui per vedere tutte le foto e i video delle violenze di piazza