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Alfano contro il governo: "Anticipi le poltiche"

Il segretario del Pdl contesta la bocciatura dell'election day: "Uno spreco da 100 milioni. Il governo faccia retromarcia e cancelli la tassa-Pd"

Andrea Tempestini
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No alla cinica “tassa Bersani”. Angelino Alfano parla al Consiglio generale della Confcommercio e mette nel mirino la decisione del governo, che ha bocciato l'election day, fissando per i primi di febbraio l'elezione in Lombardia, Molise e Lazio. "Il governo ha tempo fino a venerdì, quando si riunirà il Cdm, per rimediare a questo errore di avere anticipato le regionali - ha proseguito il segretario del Pdl -, condannando l'Italia ad una estenuante campagna elettorale. Non possiamo metterci ai piedi di Bersani. Non possiamo pagare a febbraio a Bersani una tassa di 100 mln di euro. Noi siamo in una situazione di assoluta difficoltà economica e il gioco di Bersani è un gioco   assolutamente inaccettabile. Così come - avverte - non è accettabile che il governo si metta ai piedi di Bersani. Basta con questo giochino di buttare via i soldi pubblici”. Gasparri: "Scelta irresponsabile" - Contro la bocciatura dell'election day, che peserà sulle tasche dei contribuenti, si schiera compatto tutto il Pdl. Duro l'intervento di Maurizio Gasparri, capogruppo al Senato degli azzurri: "Non fare l'election day abbinando regionali e politiche è una scelta grave e irresponsabile del governo, che così - ribadisce - sprecherebbe 100 milioni di euro che potrebbero servire per le forze dell'ordine". Secondo Gasparri, quello di Monti "è sempre meno un governo tecnico e sempre più un governo che subisce diktat della sinistra. Credo che il Pdl - ha aggiunto - debba valutare con attenzione una serie di fatti anche per trarre decisioni. Questo delle elezioni è un errore gravissimo. Ma ce ne sono anche altri. Sono ad esempio insufficienti le prime risposte che stiamo avendo alle nostre richieste per gli organici delle forze dell'ordine nell'esame della legge di stabilità alla Camera".

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