Il "bombardiere" si giocava al videopoker anche i soldi della nonna
L'ex tesoriere dell'Idv ossessionato dal gioco d'azzardo: "Ha perso alle macchinette tra i 100 e i 120mila euro"
L'ex "pupillo" di Antonio Di Pietro, il mariuolo Vincenzo Maruccio, è finito in carcere poiché avrebbe potuto inquinare le prove a suo carico. L'ex tesoriere dell'Idv nel Lazio, davanti ai pm, ha dichiarato di non aver mai preso un euro di soldi pubblici e di aver speso tutto per la politica. "Semmai - ha aggiunto - cui ho pure rimesso di mio, anticipando o facendomi prestare soldi quando le casse del partito erano in rosso, per poi riprendermeli come rimborsi". Ossessionato dal denaro - Ma nell'ordinanza di custodia cautelare si scopre anche che Maruccio, "pur percependo cospicui introiti come consigliere regionale ed essendo, al contempo, l'amministratore esecutivo di una piccola fortuna - 2 milioni e mezzo nell'arco di due anni e due mesi - era perennemente pressato dalla necessità di reperire denaro dalle più svariate fonti (sale giochi, tabaccherie, parenti, quali la madre che dalla Calabria, a suo dire, gli inviava con l'autobus i risparmi della nonna, amici vari)". "Bombardiere" ai videopoker - L'ex tesoriere del Lazio, insomma, era ossessionato dal gioco d'azzardo. Dai videopoker, in particolare. Tanto che nella sala giochi Las Vegas slot room a Roma, di Andrea Palma, sempre dell'Idv, lo chiamavano "bombardiere", un termine gergale per indicare chi alle macchinette spende una fortuna. Lo stesso Palma, a verbale, confessa: "Presumo che nell'arco dell'ultimo anno, da ottobre 2011, Vincenzo Maruccio abbia potuto perdere alla slot room una somma di circa 100mila-120mila euro. Era considerato un cliente top, al pari di altri cinque-sei clienti che in gergo chiamiamo bombardieri, sono quelli che non si fermano mai. Maruccio era solito venire a giocare anche 3-4 volte a settimana e a qualsiasi ora". I soldi della nonna - Il gip descrive Maruccio come una persona "pressata dalla necessità di riperire denaro dalle più svariate fonti". E non si parla soltanto di soldi pubblici, oppure del lauto compenso per la sua attività politica. Ma anche dei soldi della nonna. Già, la nonna. Come un ragazzino che chiede la "paghetta". E i soldi della nonna, a Maruccio, glieli mandava la mamma dalla Calabria. Per giocare ai videopoker, il mariuolo, insomma, era pronto a tutto.