Berlusconi: "Monti ha accettato tutti i diktat della Germania egemone"
L'ex premier Silvio Berlusconi, dopo la sentenza-choc del Tribunale di Milano sul caso Mediaset, torna all'attacco. Torna in campo Conferma che non si candiderà premier e conferma le primarie del Pdl, ma spiega che non può lasciare l'agone politico (come aveva anticipato, spiazzando tutti, in mattinata) poiché deve riformare il Paese e la Costituzione: continuerà in veste di fondatore del Pdl ad avere un ruolo di rilievo nella vita pubblica e politica. Silvio, per inciso, ha già un programma chiaro in testa: abolire l'Imu, riformare fisco, giustizia e Costituzione. Di fatto, archiviare l'agenda Monti "imposta dalla Germania della Merkel". La dittatrice Merkel - Il lungo intervento del Cav a Villa Gernetto assume toni durissimi. Il bersaglio prinicipale è il governo di Mario Monti: "Stiamo pensando di togliergli la fiducia". L'esecutivo tecnico, ora, è appeso a un filo. Poi le bordate contro Angela Merkel, che "ha forzato il Consiglio dei capi di Stato e di Governo a decisioni che non ho mai condiviso". Riferendosi al celebre episodio del passato, ha ricordato: "I sorrisi di Sarkozy e della Merkel sono stati un tentativo di assassinio della mia credibilità". E ancora, contro Berlino. "La Germania non permise alla Bce di essere una banca a tutti gli effetti per paura dell'inflazione. Gli azionisti internazionali lo capirono". "Forse togliamo la fiducia" - Ma i siluri sono tutti rivolti contro il governo di Mario Monti, recentemente apprezzato per certi aspetti ma bocciato senza appello per altri. Le parole di Berlusconi sono come pietre: "Nei prossimi giorni, assieme ai miei collaboratori, decideremo se continuare o togliere la fiducia al governo. Dobbiamo mettere sui diversi piatti della bilancia, da un lato il fatto che le inziative di governo ci portano a una spirale recessiva e dall'altro il fatto che con la sfiducia al governo si avrebbe una situazione interpretata in una certa maniera dal mondo della finanza e che si anticiperebbe di poco la data delle elezioni", ha aggiunto l'ex premier. Sul futuro del professore, ha spiegato: "Mario Monti, se crederà di partecipare alle elezioni e di farsi eleggere a candidato premier, potrà svolgere il ruolo di presidente del Consiglio. Non credo che dopo questa sospensione di democrazia del governo tecnico ci sia ancora il posto e lo spazio per una indicazione per chiamata e non per elezione". "Monti schiavo di Berlino" - Quindi le critiche, specifiche, all'operato dell'esecutivo: "Il nostro governo dei tecnici - ha tuonato Berlusconi - ha adottato al cento per cento le indicazioni della Germania egemone, anche sul piano dell'economia". Una frase durissima, che sconfessa le politiche economiche di Monti. Nel mirino, soprattutto, il diluvio di tasse, che "hanno spinto la nostra economia in una spirale recessiva che sembra non avere fine. Pesa soprattutto l'aumento delle tasse, in particolare di quelle sulla casa, su cui la famiglia dovrebbe costruire la sicurezza per il suo futuro". Berlusconi promette che con il centrodestra al governo "l'Imu verrà abolita". "Riformare la Costituzione" - Critiche a Monti, poi, per il tetto massimo al pagamento in contanti, che "scoraggia l'acquisto di beni di lusso", che di fatto scatena la "caccia all'uomo" del fisco. Ma il Cavaliere, soprattutto, bastona sulla riforma della Costituzione, che non è mai stata fatta: "Abbiamo lasciato il campo, io mi sono ritirato, ed è avanzato il governo dei tecnici che aveva il compito di cambiare la Costituzione, ma nessun cambiamento è stato presentato al Parlamento". Ed è anche per questo motivo, per raggiungere questo obiettivo - cambiare la Costituzione - che Berlusconi non può ancora lasciare l'agone politico.