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Abolito il listino bloccatoMai più un altro caso Minetti

La Regione Lombardia approva la modifica della legge elettorale: tutti i candidati dovranno d'ora in poi passare attraverso il voto

Matteo Legnani
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Non ci saranno altri casi-Minetti in Regione Lombardia. Nella sua ultima seduta prima dello scioglimento anticipato, il Consiglio regionale ha infatti approvato la modifica della legge elettorale, che prevede tra le altre cose anche l'abolizione del cosiddetto "listino bloccato": una lista di nomi collegata al nome del candidato presidente che, in caso di vittoria di quest'ultimo, accedono al Consiglio regionale senza bisogno di prendere voti. In quel modo, tra gli eletti al Pirellone, erano stati infilati tra gli altri Nicole Minetti e il fisioterapista di Silvio Berlusconi Giorgio Puricelli. Intromissioni che Roberto Formigoni, a denti stretti, aveva mandato giù, salvo poi non riuscire a nascondere la sua irritazione dopo il coinvolgimento della stessa Minetti nel caso Ruby. Da tempo, lo stesso Formigoni aveva dato indicazione al Consiglio perchè correggesse la legge elettorale lombarda facendo sparire "l'ingombrante" listino bloccato. necessità che aveva ribadito all'indomani della crisi in Regione. Con 75 sì e 1 no, oltre all'abolizione del listino sono state approvate la rappresentanza territoriale delle province, il numero massimo di 80 consiglieri, il limite dei due mandati per il presidente della Regione e il premio di maggioranza. Le modifiche sono state apportate grazie a un maxi-emendamento presentato da Pdl e dall'opposizione al progetto di legge del Pd. 

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