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Cav: Condanne in primo grado e procedimenti in corso

Per quattro volte Berlusconi è stato giudicato colpevole al primo turno, ma mai in via definitiva. Aperti ancora il caso Ruby, il caso intercettazioni Unipol e la diffamazione a Di Pietro

Matteo Legnani
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LE CONDANNE IN PRIMO E SECONDO GRADO Processo P2 - La prima condanna è del 1990: la emise la Corte d'Appello di Venezia per falsa testimonianza nel processo sulla P2. Il reato è stato però estinto dall'amnistia del 1989. Tangenti Guardia di Finanza - Nel 1996 il Cavaliere è condannato a 2 anni e 9 mesi di reclusione per aver pagato tangenti alla Finanza. In secondo grado a Berlusconi vengono riconosciute le attenuanti generiche e l'assoluzione con formula dubitativa. Nel 2001 la Cassazione lo assolve per non aver commesso il fatto. Processo Medusa - Nel 1997 Berlusconi è condannato in primo grado per falso in bilancio nel processo sull'acquisizione della casa cinematografica Medusa. In secondo grado il Cavaliere è assolto, sentenza confermata dalla Cassazione. All Iberian - Nel 1999 Berlusconi è condannato in primo grado per finanziamenti illeciti nel processo All Iberian. Il reato è andato poi prescritto.   I PROCEDIMENTI ANCORA IN CORSO Il caso Ruby - Le accuse sono conseguenti alla vicenda della allora diciassettenne marocchina Karima El Mahroug, detta Ruby Rubacuori, arrestata per furto nel maggio 2010 a Milano. Dopo accertamento della minore età della giovane le autorità stavano procedendo con le normali procedure di affidamento dei minori, quando Berlusconi, intervenendo con un paio di telefonate, convinse le autorità ad affidare Karima El Mahroug a Nicole Minetti (consigliere regionale del PdL), per evitare problemi diplomatici, affermando (fatto poi dimostratosi infondato) che la giovane fosse la nipote del presidente egiziano Hosni Mubarak. Ruby dichiarò di essere stata a feste e cene personali a sfondo sessuale presso la villa di Berlusconi e di aver ricevuto denaro in quelle circostanze, affermazioni successivamente da lei stessa smentite. Il 21 dicembre 2010 Silvio Berlusconi venne indagato dalla procura di Milano per concussione e prostituzione minorile relativamente alla vicenda. Unipol - Il 7 febbraio 2012 Silvio Berlusconi viene rinviato a giudizio con l'accusa di avere divulgato intercettazioni protette dal segreto d'ufficio effettuate durante le indagini riguardanti la scalata alla Banca Nazionale del Lavoro tentata nel 2005 dall'Unipol, gruppo assicurativo guidato in quel periodo da Giovanni Consorte, poi dimessosi da tutti gli incarichi societari per il suo coinvolgimento nella vicenda bancopoli. Le trascrizioni di queste intercettazioni riportano, in particolare, una conversazione avvenuta il 17 luglio 2005 tra Consorte e l'allora segretario dei Democratici di Sinistra Piero Fassino il quale nella telefonata sembrava fare intendere che la scalata era stata appoggiata anche politicamente dal suo partito. Diffamazione Di Pietro - Berlusconi ha più volte messo in dubbio la legittimità della laurea dell'ex magistrato Antonio Di Pietro, affermando durante un comizio e in una puntata di Porta a Porta che Di Pietro aveva ottenuto il suo titolo di studio non superando i relativi esami ma con la complicità dei servizi segreti deviati, allo scopo di avere un magistrato in grado di rovesciare i partiti della Prima Repubblica. Di Pietro ha querelato Berlusconi per diffamazione aggravata. Il 5 ottobre 2010 il tribunale di Viterbo ha ritenuto Berlusconi non punibile, ma il 19 gennaio 2012 tale sentenza è stata annullata dalla Cassazione, che ha ordinato un nuovo processo  

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