Legge elettorale, alleanze, voti:Alfano è alla prova del "quid"
"«È stata durissima», racconterà alla fine. Angelino Alfano ha discusso per ore con un riluttante Silvio Berlusconi, lo ha messo dinanzi alla gravità della situazione anche ricorrendo a toni inusuali: «O mi dai retta o qui crolla tutto, compresi io e te». Alla fine il Cavaliere ha annunciato lui stesso quelle primarie che avrebbe dovuto convocare Alfano e ha assicurato che non si candiderà: l'unica mossa che tiene unito il partito. Adesso tutti gli oneri e gli onori sono sulle spalle di Angelino. Il quale ringrazia il proprio mentore e si prepara a scalare una montagna", spiega il vicedirettore di Libero, Fausto Carioti, sul quotidiano in edicola oggi. L'addio del Cavaliere apre un nuovo scenario. Per Alfano è la prova del "quid", tra legge elettorale, alleanza e l'imprescindibile verdetto del voto. Per l'ex Guardasigilli le primarie sono il meno: la vera sfida da vincere è costruire una coalizione che sia in grado di tenere insieme la Lega Nord (che ha subito riaperto la porta dopo il passo indietro di Berlsuconi) e l'Udc. Leggi il commento di Fausto Carioti su Libero in edicola oggi, giovedì 25 ottobre