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Esodati, il governo va sotto: sì all'allargamento delle tutele

Approvato all'unanimità un emendamento al ddl stabilità, l'esecutivo contrario per ragioni di copertura. Previsto un contributo di "solidarieta" del 3% dai reddito sopra i 150mila euro

Giulio Bucchi
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  Si riapre la partita sugli esodati. Il governo infatti è andato sotto in commissione Lavoro della Camera, che ha approvato un emendamento alla Legge di Stabilità che amplia la platea dei lavoratori esodati da tutelare, che secondo il ministro del Welfare Elsa Fornero sono al momento circa 130mila. L'emendamento è stato votato all'unanimità con parere contrario dello stesso governo, per il quale non esistono le coperture necessarie. Solo Giuliano Cazzola (Pdl) non ha partecipato al voto. La proposta di modifica, che sarà ora esaminata dalla commissione Bilancio che sta discutendo il ddl stabilità, prevede tra le coperture anche un contributo di "solidarieta" del 3% per la parte di reddito che supera l'asticella dei 150mila euro. La sostanza? L'errore della Fornero - che con la riforma delle pensioni dello scorso novembre ha creato un "esercito" di esodati - lo pagheranno i ricchi. La proposta ora dovrà essere esaminata dalla commissione Bilancio di Montecitorio. Il prelievo - Il governo aveva fornito un parere negativo sull'emendamento per ragioni di copertura finanziaria. L'emendamento approvato in commissione Lavoro porta come prima firma quella di Silvano Moffa, ed è stato sottoscritto da tutti gli altri capigruppo. Nel dettaglio, l'ampliamento delle garanzie per i lavoratori esodati pervede tra le copertura anche un contributo di solidarietà del 3% per la parte di reddito che supera i 150mila euro.  Il termine - Gli esodati, categoria "creata" dal pasticcio della Fornero con la riforma previdenziale contenuta nel cosiddetto "salva Italia", sono persone senza lavoro e senza pensione tra i 50 e i 65 anni che hanno lasciato il lavoro per ristrutturazione aziendale, accordo sindacale o per dimissione volontaria incentivata dal datore di lavoro e che per la legge introdotta dal governo tecnico restano prive del salario e della pensione che avrebbero dovuto ricevere a breve. Da mesi governo e parti sociali indicano differenti stime sul numero reale degli esodati in Italia.  

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