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Renzi contro Bersanifinisce dal giudice

La registrazione per partecipare alle primarie viola la riservatezza dei dati personali: il rottamatore denuncia il segretario del Pd all'Authority per la privacy

Matteo Legnani
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Il comitato di Matteo Renzi ha chiesto al garante della Privacy di esprimersi sull'opportunità di prevedere una registrazione online alle primarie di centrosinistra. "Allo scopo di consentire agli elettori che vogliamo partecipare alle primarie di avere il tempo di comprendere adeguatamente" l'informativa sulla privacy ed "esprimere un consenso adeguatamente informato" si sottolinea al garante "l'opportunità che si prevedano anche forme di registrazione, sottoscrizione dell'appello ed espressione dei consensi richiesti in modalità elettronica. Un nuovo, pesante affondo contro Pierluigi Bersani e la nomenklatura del partito. Ma le speranze che le vie legali portino al ribaltamento delle regole delle primarie (che lo stesso staff di Renzi aveva definito "una porcata") non sono molte. Il garante della Privacy è Antonello Soro, posto sulla poltrona proprio da Bersani e dal Pd (di cui Soro è militante di lungo corso) nel 2011 dopo molte polemiche politiche. Insomma, probabilmente il segretario democratico giocherà in casa ancora una volta.    Regole sotto accusa - Il regolamento, ricordano gli avvocati del comitato di Renzi Giacomo Bei e Alberto Bianchi, prevede la sottoscrizione di un appello pubblico in sostegno della coalizione di centrosinistra, "il rilascio di una dichiarazione di riconoscersi nella Carta di intenti" e "l'iscrizione del proprio nome nell'Albo" degli elettori. La norma però non è chiara secondo i legali del Comitato. "Ci si può chiedere se la sottoscrizione dell'appello pubblico comporti o meno la diffusione dei nomi dei sottoscrittori e in che forme questo possa avvenire", si spiega. E lo stesso vale per l'albo degli elettori. "Questa intrinseca ambiguità del regolamento è gravemente censurabile", assicurano gli avvocati, "ma ancor più grave è il rischio (che pare davvero attuale) che tanto la sottoscrizione dell'appello pubblico quando l'accettazione dell'inserimento del proprio nome nell'Albo" siano "finalizzati anche alla pubblicazione o comunque alla diffusione dei dati stessi". Quattro i motivi addotti dai legali per chiedere l'intervento "urgente" del garante: violazione di una libertà fondamentale, violazione del principio di necessità e proporzionalità, eccedenza del consenso al trattamento dei dati rispetto alle finalità, violazione delle norme sul consenso informato.Quattro i motivi addotti dai legali per chiedere l'intervento "urgente" del garante: violazione di una libertà fondamentale, violazione del principio di necessità e proporzionalità, eccedenza del consenso al trattamento dei dati rispetto alle finalità, violazione delle norme sul consenso informato.    

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