Renzi: "Con me Pd al 40%"Ma lui vale appena il 12
Il "rottamatore" staccato di 8 punti da Monti, se si votasse per scegliere chi mandare a Palazzo Chigi. Ma Bersani è dietro di lui. "Fermare il declino" di Oscar Giannino allo 0,6%
"Con loro il Pd è al 25%. Con me arriviamo al 40". Così il sindaco di Firenze Matteo Renzi, candidato alle primarie, sfidava ieri la nomenklatura di quello che è oggi (secondo i sondaggi) il primo partito d'Italia. Tempo 24 ore e a rimpicciolire i sogni di gloria del "rottamatore" è arrivato il sondaggio dell'edizione del lunedì del tg di La7 condotto da Enrico Mentana. Che ha rimesso Renzi al suo posto con un 12% di italiani che lo vorrebbero a Palazzo Chigi: praticamente la metà di quanti ri-vorrebbero Monti dove sta oggi anche dopo il 2013 (e che "per il nuovo che avanza" è un po' poco). Può, comunque, renzi consolarsi guardando al suo concorrente più accreditato per le primarie, il segretario del Pd Pier Luigi Bersani. Che si ferma all'11% e quindi insegue, almeno in questa voce statistica. Sempre alla domanda "chi vorreste a Palazzo Chigi", l'8% del campione ha risposto Berlusconi, il 6% Grillo o Montezemolo, il 5% Alfano, il 4% Vendola o Maroni, il 3% Di Pietro e il 2% Fini. Mario Monti guadagna un punto percentuale nel suo personale gradimento da parte degli italiani, ritoccando quota 50. Quanto ai partiti, la situazione appare "congelata", se confrontata a quella di una settimana prima (sempre secondo il sondaggio EMG illustarto da Mentana): Il Pd veleggia al 28,2 (+0,1%), seguito dal Movimento 5 stelle col 17,7% (nessuna variazione), dal Pdl col 17% (+0,2%) e dalla Lega col 6,4% (+0,2). Udc al 6% (+0,1), Idv al 4,4 (+0,3), Fli al 3 (+0,1). Da questa settimana, fa il suo esordio nel sondaggio di La7 "Fermare il declino", la formazione guidata da Oscar Giannino, che si ferma a uno 0,6% (ma non ha mai fatto campagna e la stragrande maggioranza degli italiani non sa nemmeno che esiste). La percentuale degli astenuti scende al 29,7% (-4%).