I ministeri non pagano niente:se l'austerity può attendere
Dovranno ridurre dipendenti e dirigenti, ma in Parlamento non c'è traccia di diete ferree
"Il velo sulla spending review sarà alzato oggi pomeriggio, quando il decreto sulle riduzioni alla spesa pubblica sarà sul tavolo di palazzo Chigi. Il via libera al decreto legge è scontato, ma un istante dopo l'ok ai tagli comincerà lo scontro dentro le file dello stesso Esecutivo. Di tagliare le piante organiche ai ministri non va di sicuro: le misure messe a punto dal premier, Mario Monti, però, parlano chiaro: via il 10% di impiegati e funzionari; via il 20% dei dirigenti. E non dovrebbero (il condizionale è d'obbligo) esserci scappatoie", spiega Francesco De Dominicis su Libero in edicola oggi. Ma l'austerity, per qualcuno, può attendere. Per chi? Per i ministeri: dovrebbero ridurre dipendenti e dirigenti, ma in Parlamento non c'è alcuna traccia di diete ferree. E All'Ambiente lo staff del ministro resta uguale. Leggi l'approfondimento su Libero in edicola oggi, giovedì 5 luglio