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Crisi, Monti chiama i partiti"Nuove misure in arrivooppure me ne vado"

Matteo Legnani
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"L'Italia ha necessità di coesione delle forze politiche nel sostegno all'azione di risanamento e di crescita condotta dal Governo. Ciò consentirà al Paese quell'unità di intenti necessaria a superare la criticità del contesto attuale e a dare all'estero un'immagine coesa". Lo ha detto nel vertice di emergenza il Presidente del Consiglio Mario Monti ai tre leader di maggioranza, Alfano, Bersani e Casini. La nota del governo Il Presidente del Consiglio Mario Monti - si legge nella nota di palazzo Chigi - preoccupato dalla situazione di emergenza causata dall'evoluzione dei mercati finanziari internazionali, che coglie l'Italia nel momento in cui deve fronteggiare le conseguenze del terremoto, la sera di martedì 12 giugno ha voluto incontrare, insieme al Sottosegretario Antonio Catricalà, il segretario del Pdl Angelino Alfano, il segretario del Pd Pierluigi Bersani e il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini. Il Presidente del Consiglio li ha informati nel dettaglio sulla situazione economica e finanziaria in Europa, dell'atteggiamento che l'Italia assumerà nei prossimi appuntamenti con i capi di governo degli stati membri, e della necessità di coesione delle forze politiche nel sostegno all'azione di risanamento e di crescita condotta dal Governo. Ciò consentirà al Paese quell'unità di intenti necessaria a superare la criticità del contesto attuale e a dare all'estero un'immagine coesa. Nel corso dell'incontro, che è durato un'ora, i tre leader hanno confermato il pieno sostegno al Governo e l'impegno a portare sollecitamente a compimento le riforme all'esame del Parlamento e i provvedimenti in corso di elaborazione nell'ambito della spending review. Dell'esito positivo dell'incontro, Monti ha informato il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il Presidente del Senato Renato Schifani e il Presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini.  Difficoltà Monti Il premier non riesce ad uscire dall'angolo in cui si trova. Il governo è immobile sia per quanto riguarda la crescita si per la spending review. Dove ancora non si conosconoi  tagli decisi dal commissario Enrico Bondi. Tutti elementi che danno l'immagine di un Paese in difficoltà, con un governo appeso a una strana maggioranza. E ieri Monti ha lanciato un sos ai partiti, chiedendo il loro sostegno.     

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