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Maroni salva Bossi: paghetta a vita per il Senatùr

Patto tra Roberto Maroni e Umberto Bossi

Accordo tra leader: Bobo segretario federale, in cambio soldi per ogni esigenza di Umberto (ma non dei parenti). E nessuno toccherà Manuela Marrone

Giulio Bucchi
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Umberto Bossi non sarà più il segretario della Lega, ma il suo partito se lo tiene ben stretto. Non a caso, un fedelissimo del Senatùr come il senatore Leoni ha ammeso: "Umberto vuole fare ancora il leader". Vero? Falso? Di certo c'è che Bossi ha voluto chiamare Roberto Maroni, triumviro e futuro segretario, per rassicurarlo e garantirgli la propria fedeltà. Nessuna trama segreta, dunque. Anche perché un accordo di non belligeranza tra i due è già stato firmato. Bobo diventerà, come detto, segretario federale. Umberto diventerà presidente con una clausola che salverà la moglie Manuela Marrone dall'epurazione. La donna che animava il Cerchio Magico tanto inviso a Maroni quindi resterà al sicuro. Non solo: il patto stabilisce nero su bianco un rimborso spese garantito per qualunque necessità del fondatore. Una sorta di paghetta, insomma. Ma per evitare ulteriori polemiche o altri scandaletti, il testo prevede che al vitalizio possa accedere solo Bossi Senior, escludendo i familiari. Lady Manuela, il Trota e i suoi fratelli dovranno cavarsela da soli. Leggi l'articolo di Matteo Pandini su Libero in edicola oggi, domenica 27 maggio

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