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I leader del Pd lo ammettono:"Abbiamo preso i soldi da Lusi"

Gli ex margheritini in coro: quei fondi però li abbiamo utilizzati per fare politica

Andrea Tempestini
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  Non ci stanno. Non si può confondere «l'enorme sottrazione di fondi a danno della Margherita» e fatta «per fini di arricchimento privato» dall'ex tesoriere Luigi Lusi e «l'uso» di quei soldi «per attività politica». A scriverlo sono gli ex dirigenti della Margherita, tirati in ballo dalla segretaria dell'ex tesoriere che li ha indicati come destinatari periodici di soldi che provenivano dai rimborsi elettorali.  «È intollerabile», scrivono in una lettera Enzo Bianco, Rosy Bindi, Giampiero Bocci, Giuseppe Fioroni, Dario Franceschini, Paolo Gentiloni, Antonello Giacomelli, Enrico Letta, Ermete Realacci, Francesco Rutelli, «confondere questa vicenda, i cui contorni giudiziari sono ormai chiari, con l'uso pienamente legittimo di risorse destinate a un partito per svolgere attività politica». Quei soldi, dunque, li hanno presi. Non lo negano. Ma servivano per fare poltica", scrive Elisa Calessi su Libero in edicola oggi. Ma la sostanza è una soltanto: i leader del Pd ammettono di aver preso i soldi da Lusi. Lo ammettono gli ex margheritini in blocco. Ma il segretario Pier Luigi Bersani si sfila: "Non mettiamo tutti nello stesso mucchio". Leggi l'approfondimento su Libero in edicola oggi, sabato 26 maggio  

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