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La Russa chiama gli ex An:"Pronti a rifare la destra"

Il coordinatore chiama avverte i colonnelli del Pdl: "Se non ci vogliono più, siamo pronti a uscire"

Matteo Legnani
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  "Noi crediamo ancora nel progetto del Pdl. Però ai Galan e ai Pisanu dico che non avremmo nessuna paura  di costruire una forza autonoma più orientata a destra, magari federata con il Pdl. Aggiungo che non si può stare in paradiso a dispetto dei santi. Ma sia Alfano che Berlusconi sanno che se nascesse  una forza a destra del Pdl, il primo a pagarne il prezzo sarebbe   proprio il Pdl". Sono le parole di Ignazio La Russa che in un'intervista al "Messaggero" non esclude in linea di principio un frazionamento del Pdl, con l'ala degli ex An pronta a trovare una nuova collocazione. Ma il coordinatore pidiellino si affretta a precisare che non   sta parlando della prospettiva di una scissione. "Esattamente   l'opposto -spiega- noi vogliamo unire e non dividere, vogliamo stare in un Pdl unito. Ma tutti sanno che, dal punto di vista dei consensi,   non avremmo alcuna difficoltà a stare da soli. Tuttavia, finchè   esiste il progeto di tenere uniti tutti coloro che sono alternativi   alla sinistra, affidato a Berlusconi e Alfano, noi siamo in questo   progeto. Da protagonisti". Nella riunione di ieri a palazzo Grazioli, assicura il coordinatore, "non si è certo discusso della fine del partito" e, in   un altro passaggio dell'intervista, fa capire che non ha intenzione di  farsi da parte. "Non so, c'è chi mi sollecita a una maggiore   visibilità. Sono più importanti i contenuti, le idee, l'entusiasmo e  la capacità che le facce belle e nuove". E a Scajola che reclama un   rinnovamento radicale, La Russa risponde: "è brutto che questa   proposta venga da Scajola e poi cosa vuol dire azzerare tutto? Scajola chiarisca, non vorrei che per lui, come per altri, fosse attuale la canzone di Fabrizio De   Andrè che dice: la gente dà buoni consigli se non può più dare il   cattivo esempio". E su Montezemolo: "Se il criterio fosse il nuovismo a tutti i costi -conclude il coordinatore del Pdl - per me  anche Montezemolo sarebbe vecchio. E' cent'anni che dice che entrerà in politica, rischiando di consumarsi prima di nascere".  

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