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Il superprivilegiato Fini prende in giro"Fare politica senza percepire un cent"

Il presidente della Camera: "Politica sia all'insegna del volontariato". Lui, però, porta a casa 20mila euro al mese

Matteo Legnani
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   "La politica sia all'insegna del volontariato". E ancora: "Si può fare politica senza percepire un solo centesimo". Queste due "perle" non sono l'ennesima dichiarazione di quel campione della politica che è Beppe Grillo. Almeno, lui parlerebbe da perzona che non ha mai preso soldi dai cittadini non essendo un politico. No, a proferirle è uno dei campioni della politica nostrana, il presidente della Camera Gianfranco Fini. Parla di "zero centesimi" lui, che di euro al mese per fare il presidente a Montecitorio ne porta a casa ogni mese più di 20mila euro. Oltre al considerevole stipendio da deputato (16mila euro), accumula una serie impressionante di benefit che spettano solo alle alte cariche di Montecitorio: un ufficio, auto di servizio. Poi ci sono 4223 euro di indennità d'ufficio e un ulteriore rimborso di 154 euro per le spese telefoniche. Alla voce "Prerogative" c'è poi un cosidetto "plafond illimitato", una sorta di lasciapassare senza fondo per altre spese. E questa voce risulta particolarmente strana, visto che Fini ha uno staff personale di tredici persone. Logica e coerenza vorrebbero che Gianfry, dopo aver dispensato tanta saggezza, rinunci ai suoi benefit di ex presidente della Camera quando (finalmente) deciderà di lasciare lo scranno. Lui, però, è lo stesso che disse che si sarebbe dimesso se si fosse appurato che la famosa casa di Montecarlo era del genero Tulliani. E lo stesso che disse che si sarebbe dimesso da numero uno di Montecitorio il giorno in cui Silvio Berlusconi si fosse dimesso da Palazzo Chigi. Ciao. Da uno così è legittimo non attendersi eccessiva coerenza tra parole e azioni.  

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