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Firme false: Guido Podestà indagatoper falso ideologico

Il presidente della Provincia di Milano ribadisce la sua estraneità ai fatti: "Sono sereno"

Pruneddu Pietro
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  Il presidente della Provincia di Milano Guido Podestà è indagato dalla procura di Milano per falso ideologico continuato e pluriaggravato nell'ambito dell'inchiesta sulle presunte firme false raccolte per le liste elettorali Pdl per le Regionali del 2010, quando Podestà era coordinatore del partito e quando era candidato l'attuale governatore della Lombardia, Roberto Formigoni. A riferirlo è lo stesso Podestà, che sul suo sito spiega oggi di avere ricevuto un avviso di garanzia e di chiusura indagini lo scorso 27 marzo. L'avviso di chiusura indagine normalmente prelude o alla richiesta di archiviazione o alla richiesta di rinvio a giudizio da parte dei magistrati. Sono sereno ed estraneo ai fatti - Podestà ha ribadito la sua estraneità ai fatti che gli vengono contestati: "Sono assolutamente sereno e convinto che i dovuti chiarimenti saranno presto forniti e mantengo la mia fiducia nell'opera della magistratura. Ripeto che la gestione esecutiva e gli adempimenti amministrativi della presentazione delle liste non era di mia diretta competenza, in quanto sempre stata, in ogni tornata elettorale, di responsabilità di un apposito ufficio del partito". Nella nota diffusa su internet, Podestà spiega: "Gli atti sono riferiti alle indagini relative alla presentazione delle liste elettorali regionali "per la Lombardia" e provinciali Popolo della Libertà Berlusconi per Formigoni e collegati, dunque, al periodo in cui ero coordinatore regionale del Pdl. Tutta la vicenda non ha nulla a che fare con l'attività istituzionale e di amministrazione della Provincia".   

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