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Muzzolon: boom di abusi degli immigrati sui minori

di Andrea Muzzolon domenica 24 novembre 2024

3' di lettura

«Occorre non far finta di non vedere che l'incremento di fenomeni di violenza sessuale è legato anche a forme di marginalità e di devianza in qualche modo discendenti da un’immigrazione illegale». È questa la frase della discordia pronunciata dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara durante la cerimonia della presentazione della Fondazione Giulia Cecchettin alla Camera dei deputati. Intorno all’esponente del governo si è scatenato l’inferno: la famiglia Cecchettin prima («Giulia è stata uccisa da un ragazzo italiano, bianco e perbene», ha commentato la sorella Elena), membri dell’opposizione e femministe di ogni genere e specie poi, hanno accusato Valditara di fare campagna elettorale sfruttando la tragedia della giovane.

Eppure, analizzando alcuni dati, le parole del ministro interpretano un trend preoccupante nel nostro Paese: più di 1/3 dei reati contro i minori sono commessi da stranieri. Il dato è estratto dall’ultimo report realizzato dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza direzione centrale della polizia criminale - del Ministero dell’Interno, che tiene traccia annualmente del numero degli abusi commessi nei confronti dei minori.

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I REATI COMMESSI
Nello specifico, i reati presi in esame sono la violenza sessuale, la violenza sessuale aggravata, oltre che quella aggravata perché commessa presso istituti di istruzione, la violenza sessuale di gruppo, l’adescamento di minorenni, gli atti sessuali con minorenni e la pornografia minorile. Inoltre, sono compresi anche l’abbandono di persone minori o incapaci, l’abuso dei mezzi di correzione, il maltrattamenti contro familiari, la sottrazione di persone incapaci e la violazione degli obblighi di assistenza familiare.

I numeri sono riferiti agli anni 2022 e 2023, oltre che ai primi sei mesi del 2024. In relazione alle due annualità complete, salta all’occhio una leggera flessione dei reati commessi: 39.995 nel 2022 contro i 39.343 del ’23. Viene registrato invece un rialzo se si mettono a confronto le denunce pervenute fra gennaio e giugno dell’anno scorso e di quest’anno.

In particolare, nell’anno corrente le violenze sessuali segnano un +11% e le violenze sessuali di gruppo un +14%. Le ragazze, specie nella fascia infra-quattordicenne, si confermano le vittime più fragili su cui si concentrano gli abusi. Se quindi il trend delle violenze sui minori presenta solo leggere oscillazioni nel corso degli anni, ad avere un costante incremento è il numero di individui denunciati o arrestati. Nel 2023 è cresciuto del 2% il numero delle segnalazioni nei confronti degli autori noti, però è sul periodo parziale ’23-’24 che si registra il vero scatto in avanti: +19%.

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L’INCIDENZA STRANIERA
Ma chi sono questi denunciati? I numeri del Ministero dimostrano che Valditara ha, almeno parzialmente, ragione quando associa l’immigrazione incontrollata alle violenze nei confronti delle donne. Infatti, delle 23.116 persone denunciate - di cui l’80% sono uomini e il 20% donne- gli stranieri sono ben il 37%. La minoranza, certo, ma un’enormità se pensiamo che, stando all’ultimo rapporto Istat, gli immigrati residenti in Italia sono 5 milioni, ovvero l’8,7% della popolazione. I rumeni risultano quelli con il maggioro di denunce, il 12%, seguiti dai marocchini con l’11% e gli albanesi con il 5%. Insomma, nella prima metà dell’anno i numeri sono chiari e, almeno per quanto concerne i reati contro i minori, dimostrano la pesante incidenza che l’immigrazione ha nell’accrescere i reati in Italia. È bene ricordare infatti che, uscendo dal campo minorile, gli stranieri detenuti nei nostri penitenziari rappresentano il 31.8% della popolazione carceraria. Piaccia o meno alle femministe e ai collettivi che ieri in piazza hanno bruciato l’ennesima foto del ministro dell’Istruzione, diventa impossibile, oltre che pericoloso, voltarsi dall’altra parte di fronte a dati così allarmanti. E a dirlo non sono Valditara, Meloni o Libero... Sono le denunce delle vittime.

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