CATEGORIE

Daniele Capezzone: la giustizia sfida l'ira dei miti

di Daniele Capezzone giovedì 1 febbraio 2024

4' di lettura

Ma che deve pensare un cittadino comune, una persona normale? Figurarsi se qui a Libero ci mettiamo a invocare galera per chicchessia: non ci passa nemmeno per l’anticamera del cervello. E però non si può non rimanere sconcertati davanti alla notizia della pena ultralight patteggiata dal giovinastro responsabile della morte di un bimbo di 5 anni, il quale - povera creatura - fu travolto a Casalpalocco da un suv Lamborghini che sfrecciava ad alta velocità (120 km orari contro un limite di 50).

La storia la ricordiamo tutti: il disastro avvenne nel pieno di una “challenge”, come si dice con un inutile anglicismo, cioè una sfida online. Scusate il linguaggio crudo ma non mi viene nulla di meglio per spiegare la faccenda: alcuni stronzetti si misero alla guida di un macchinone per fare i fighi, per compiere azioni estreme a favore di videocamera, e poi per riversare tutto online. Dite che “stronzetti” non è elegante? E allora chiamiamoli “youtuber”, come si autoproclamarono da subito.

Ma capite bene che, agendo così, la morte violenta di un bambino non può essere considerata un “incidente” o una “disgrazia”: si tratta semmai della ragionevole e probabilissima conseguenza di un comportamento che aveva di per sé elevatissime chances di produrre danni devastanti, come infatti è avvenuto. Ecco, la notizia di ieri è che il guidatore ha patteggiato una condanna a 4 anni e 4 mesi, e dunque non finirà in carcere.

Casal Palocco, 4 anni a e 4 mesi a Matteo Di Pietro: uccise un bimbo col Suv, zero giorni di carcere

"4 anni per aver ucciso un bimbo di 5 anni? Una riforma della giustizia è quantomai necessaria". L...

Secondo l’avvocato del colpevole, si tratta di «una condanna in linea con quelle che sono le finalità del nostro ordinamento: rieducazione e risocializzazione proprie della sanzione penale: dobbiamo appunto vedere una pena rispetto a queste finalità. Sono cardini fondamentali del nostro ordinamento penale previsti dalla Costituzione e davvero importanti nel valutare poi la correttezza di questa pena».

Dice ancora il suo avvocato che il giovane «ha espresso le sue scuse, il suo dolore. Ha riconosciuto nuovamente la sua responsabilità, come aveva già fatto nell’interrogatorio e ha espresso anche il suo desiderio di impegnarsi in futuro in progetti che riguardano la sicurezza stradale. Quindi un suo impegno sociale che lui stesso ha definito come “obiettivo sociale”».

DIFFICILE DA ACCETTARE - Ecco, verrebbe da dire amaramente: magari farà qualche video o qualche diretta social sul tema della sicurezza al volante. Ma non abbiamo voglia di scherzare.

Intendiamoci: la galera non si augura a nessuno, né penso che l’attuale sistema carcerario possa favorire null’altro se non il peggioramento - in ogni senso - delle condizioni psicofisiche della persona che vi entra. Né dubito del fatto che - a legislazione vigente sia stata presa una decisione legittima: decine di avvocati e magistrati potrebbero attestarlo.

Ciononostante, è inutile far finta che sia tutto normale: il boccone amaro non va giù. L’idea che diciamocelo - il responsabile della morte di un bimbo a causa di un comportamento oggettivamente idoneo a provocare conseguenze gravissime la passi quasi completamente liscia non può lasciarci indifferenti.

Casal Palocco, lo youtuber chiede il patteggiamento a 4 anni

Ha chiesto di patteggiare una condanna a 4 anni di carcere Matteo Di Pietro, il giovane youtuber dei 'Theborderline&...

DUE PESI DUE MISURE - Come si fa a non pensare - al contrario- alla recente pesantissima condanna (17 anni, è sempre bene ricordarlo) del gioielliere piemontese che aveva reagito a un ennesimo tentativo di rapina?

Per carità, i favorevoli a quella sentenza argomentarono che il negoziante avesse sparato alle spalle, che i rapinatori fossero già in fuga. E tecnicamente è vero: ma tutta la scena (dall’inizio della rapina fino al tragico epilogo) durò appena tre minuti e trenta secondi, un tempo infinitamente piccolo.

Da quel momento- comprensibilmente - una larga maggioranza degli italiani si è sentita solidale con quel gioielliere, ne ha compreso l’angoscia, ne ha condiviso le emozioni e lo stato d’animo. Dispiacerà a qualche anima bella radical chic: ma tra una gang di rapinatori e un cittadino che si difende, la maggioranza degli italiani com’è sacrosanto - sta da questa seconda parte. Ecco, la mia impressione è che questa stessa maggioranza di italiani rischi di essere destabilizzata dal patteggiamento di ieri. Anche qui giova precisare che, secondo diritto, non è il caso di paragonare situazioni diverse, la rapina di Grinzane Cavour con il tragico episodio di Casalpalocco. Tutto vero, obiezione accolta. Ma ciò che invece può e deve essere considerato è che viviamo in una società, in una comunità umana che non può essere totalmente ignorata nei suoi sentimenti e nei suoi ragionamenti. So che la cosa non va per niente di moda in Italia, e meno che mai nell’Italia delle redazioni progressiste, dove l’espressione “Far West” è utilizzata con orrore misto a scherno, ma c’è qualcosa di profondamente “americano” che mi ha sempre convinto moltissimo: l’idea che il senso di giustizia di una comunità possa esprimersi (mene rendo conto: non è elegante dirlo) anche attraverso la messa in condizione di non nuocere per un tempo congruo- di chi abbia fatto male agli altri. Ovviamente, un sistema giuridico liberale non può basarsi solo su questa esigenza: ma non è saggio nemmeno ignorarla del tutto, calpestarla, irriderla. Sfidare l’ira dei miti non è mai una buona idea. 

Cosa devono pensare i cittadini? Casal Palocco, un boccone amaro: così la giustizia ignora le vittime dei soprusi

La rabbia di Salvini Casal Palocco, 4 anni a e 4 mesi a Matteo Di Pietro: uccise un bimbo col Suv, zero giorni di carcere

Di Pietro Casal Palocco, lo youtuber chiede il patteggiamento a 4 anni

tag

Casal Palocco, un boccone amaro: così la giustizia ignora le vittime dei soprusi

Casal Palocco, 4 anni a e 4 mesi a Matteo Di Pietro: uccise un bimbo col Suv, zero giorni di carcere

Casal Palocco, lo youtuber chiede il patteggiamento a 4 anni

Theborderline, "giudizio immediato per Matteo di Pietro": uccise il piccolo Manuel

Marco Bassani: L'europeismo trasformato in un culto neo-marxista

Infuria la polemica su un documento che credo debba essere posto nella giusta luce. È vero che occorre contestual...
Marco Bassani

Patricelli: La verità nascosta dal Pci su chi uccise il Duce

Un cold case da ottanta anni nella ghiacciaia della storia, con un enigma avvolto da un mistero. In attesa che l’e...
Marco Patricelli

Calessi: Bertinotti e Fini, uniti dalla Lega ma separati sulla guerra

Il rosso e il nero a casa della Lega. Sono stati loro, Fausto Bertinotti e Gianfranco Fini, intervistati dal direttore d...
Elisa Calessi

De Leo, Salvini dopo la telefonata con Vance: "Frizioni? Siamo su scherzi a parte"

La telefonata con J. D. Vance e la contrarietà rispetto alle ipotesi di riarmo. Il vicepresidente del Consiglio M...
Pietro De Leo