Intanto, un doveroso avviso. Questo articolo nuoce alla salute. Non gravemente, ma nuoce. Se pensate di avere un quantitativo limitato di neuroni sappiate che il rischio di bruciarne una discreta manciata è elevatissimo. E partiamo. Siam qui a parlare dell’epopea Totti, mica quella “su prato” di uno dei giocatori italiani più forti di tutti i tempi, ma quella tra le mura di casa dello stesso Pupone-briccone.
Una roba che a confronto i Roses, quelli dell’omonima “Guerra”, assomigliano alla Famiglia Bradford, a sua volta celebre perché pur essendo composta da una marea di fratelli e cugini orrendi, sprizzava amore da tutti i pori (chiaramente una serie fantasy). Ma non divaghiamo. L’ultima novità è che Ilary Blasi, già coniuge di cotanto calciatore, è pronta a rivelarci un sacco di clamorose novità nel docu-film in uscita il prossimo 24 novembre su Netflix e intitolato Unica. Ieri i responsabili del capolavoro hanno sapientemente lanciato il trailer, con la protagonista che dice così: «A volte si è detto troppo, a volte si è detto poco, a volte si è detto sbagliato». Un incipit che in qualche modo rimanda al poeta Brunello Robertetti (Corrado Guzzanti), quello di “Se fossi gatto, miao/ Se fossi cane, bau/ Se fosse tardi, ciao”. Il capolavoro del Maestro, tra l’altro.
«LA MIA STORIA» Prosegue così, Ilary: «Voglio raccontarvi la mia storia. Per raccontarvi un po’ di me e di tante cose che non sapete. Io difficilmente mi emoziono, però qui si parla di me». Ma tu pensa. E ovviamente siam tutti qui in trepidante attesa (si fa per dire) per capire se all’interno dell’opera che, diciamolo, Kubrick scansati, ella avrà il coraggio di puntare il dito contro (San) Francesco o ci girerà intorno in pieno stile dico/non dico. Del resto la faccenda è nota, ché son mesi, forse anni che ci facciamo i cazzacci loro. E quindi la separazione dopo gli anni dell’ammmore con tre emme, ma anche i Rolex sottratti, poi nascosti, poi restituiti, infine “condivisi” (hanno i Rolex in convivenza, praticamente Black Mirror), e pure le interviste strategiche di lui ai giornali, le controrepliche di lei in tv, i nuovissimi partners con lui che si fidanza con l’avatar di lei, Noemi Bocchi, una sorta di clone (ma più giovane). E di questi ultimi, tra l’altro, si è recentemente letto «sono in crisi pure loro!» e invece pare che vogliano comprare una nuova e più ampia casa per - scrive Chi - «allargare la famiglia?».
Bene, e i primi diecimila neuroni sono andati. Ma ripartiamo di slancio perché tocca dirvi cose sul nuovo amore della Blasi, nuovo si fa per dire, ché ormai ballano la zumba da almeno un annetto. Il panzer arriva dalla Germania, fa l’imprenditore e certo ha un codice fiscale insidioso: si chiama Bastian Muller-Pettenpohl, ha 36 anni, vive a Francoforte e francamente non abbiamo molto altro da aggiungere se non che auguriamo ai due piccioncini il meglio, siam mica delle bestie! Fine? Magari. Tocca tirare in ballo anche la progenie, perché si sa, in mezzo ci finiscono sempre loro, i poveri bambini! E allora eccoli, Cristian, Chanel e Isabel che, tra l’altro, non son più neanche troppo bambini (il primogenito ne ha appena compiuti 18, la secondogenita 16, l’ultima - ma non per importanza - ne ha appena 7 e lei sì è ancora piccina). Chanel per non saper né leggere né scrivere ieri ha condiviso il teser del docu-film con tanto di emoticon a forma di cuore, del resto la mamma è sempre la mamma.
COME UN MONOLOCALE E sempre lei, cara, pochi giorni fa è salita alla ribalta delle cronache (e qui van via altri 7-8 mila neuroni) per aver regalato al fidanzatino Cristian Babalus nientepopodimeno che un’automobile. Del resto il Babalus pare molto appassionato. Non staremo qui a dirvi il modello del mezzo, ma trattasi di macchina che costa come un monolocale sito in una media città. I due hanno immortalato la cosa con le consuete e sobrie foto d’ordinanza, poi qualcuno ha voluto a tutti i costi rovinarci la festa e ci ha fatto sapere che in realtà la giovanotta si è concessa solamente di noleggiare il mezzo da affidare al Babalus per una giornata (son comunque 8-900 euro che, voglio dire, buttali via...). Fine, stop, basta. Se vi avanza ancora qualche sinapsi sappiate che non avete buttato il vostro tempo, in fondo stiamo parlando dei “reali de noantri”, una famiglia a cui tutti vogliamo un po’ bene, anche solo perché le loro “disavventure” ci fanno sentire persone migliori (e non lo siamo affatto). E allora attendiamo il 24 novembre e godiamoci ’staltro capitolo della saga, una specie di risposta ai Ferragnez. E quest’ultima parola, “Ferragnez”, l’abbiamo messa nero su bianco proprio per stroncarvi definitivamente. Ps. Nel frattempo Totti ha fatto pace con Spalletti. Ci faranno uno spin-off.