Durante un concerto a Selinunte il cantante Morgan ha offeso il pubblico che, trovandosi ad una serata in onore di Franco Battiato, si attendeva e richiedeva canzoni di Franco Battiato. Morgan si è definito “ferito” da certe incalzanti richieste, in quanto stava interpretando con una grande partecipazione emotiva - come ha raccontato a noi di Libero - un pezzo di Luigi Tenco, quindi ha reagito con rabbia, ricorrendo anche a insulti che sono stati considerati omofobi. Adesso, nonostante Morgan si sia scusato e si dica sinceramente pentito della sua reazione incontrollata, si discute circa la sua possibile estromissione dal programma X-Factor, dove il cantante svolgerà ancora una volta la funzione di giudice a partire dal prossimo 14 settembre. Ritengo che un simile provvedimento, qualora venisse adottato, sarebbe esagerato, assolutamente sproporzionato rispetto alla condotta posta in essere dall’ex marito di Asia Argento, il quale è sempre stato sopra le righe e non ha mai nuociuto a chicchessia. Personalmente, anche se mi sforzo, non sono capace di scandalizzarmi quando avvengono certe cose. Un termine o una frase coloriti non dovrebbero com- - '' portare la scomunica o la defenestrazione o l’emarginazione sociale e professionale di chi li adopera. Anzi, talvolta, una espressione più forte esprime meglio una emozione, quindi trovo addirittura più efficaci le parolacce in determinate circo stanze.
Il polverone sollevato dai fatti di Selinunte è per que incomprensibile. sto Del resto, dovremmo stupirci se Morgan non ci riservasse simili condotte che rientrano nel la sua natura. Abbiamo forse dimenticato quello che è accaduto sul palco di Sanremo nel febbraio del 2020? Quest’uomo è un finto ribelle del tutto inoffensivo e, riguardo all’accusa che sia omofobo, mi chiedo come lo possa essere un tizio che si trucca come fosse una drag -queen. Sarebbe il caso di smetterla di pretendere la punizione per direttissima o le dimissioni ogniqualvolta ravvisiamo in un soggetto pubblico un atteggiamento che si scontra con il politicamente corretto o con il perbenismo dominante o con il conformismo imperante.
Nel giro di qualche giorno il generale Vannacci è stato destituito per alcune opinioni reputate “omofobe” e “razziste”, del ministro Lollobrigida sono state invocate di nuovo le dimissioni perché ha affermato qualcosa di buonsenso e reale, ossia che i poveri talvolta, per una serie di fattori che abbiamo già ampiamente analizzato, si nutrono meglio dei ricchi, il cantante Morgan probabilmente sarà penalizzato mediante una esclusione da un programma televisivo. Insomma, l’opinione pubblica è divenuta una specie di tribunale dell’inquisizione, o meglio, lo sono diventati i mezzi di informazione e, in generale, quella sinistra fascista la quale mostra intransigenza nei confronti di tutti coloro che non si adeguano al suo sentire e al suo pensare. Questo formalismo fino a qualche anno addietro non esisteva. Basti pensare che un comico, Beppe Grillo, nel 2009 fondò un partito, il Movimento Cinque Stelle, che si è affermato, prima di disintegrarsi, a suon di “vaffanculo” indirizzati non soltanto alla classe politica. Le offese rivolte da Grillo al pubblico sono state copiose nel corso di numerosi spettacoli, ma nessuno si è mai sognato di sospendere lo show odi ostracizzare il babbo dei grillini. Dunque, lasciate che Morgan sia Morgan.