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Ferragosto, il blitz del governo: come ha ribaltato musei e mostre durante le feste

di Fabio Rubini venerdì 18 agosto 2023

3' di lettura

Nella sua battaglia contro le ferie facili e i siti chiusi durante i ponti, il ministro Gennaro Sangiuliano non ha vinto, ha stravinto. Non solo ha onorato la promessa fatta lo scorso 25 aprile, convocando per il giorno di Ferragosto tutti i direttori generali del suo ministero per una riunione straordinaria; ma tenendo il punto sui siti della Cultura aperti anche il 15 di agosto con numeri da record, ha dimostrato che italiani e turisti in ferie nel nostro Paese non pensano solo alle grigliate sulla spiaggia, ma- se aperti- non disdegnano una puntatina tra mostre e musei. Andiamo con ordine. Nel giorno di Ferragosto il ministro ha tenuto a rapporto per oltre due ore i suoi dirigenti.

Da tutti ha voluto sapere le cose fatte, i programmi per il prossimo futuro e le idee per migliorare la situazione nei loro settori di competenza. Una riunione nata dal disagio che il ministro aveva provato durante il ponte dello scorso 25 aprile, quando arrivando al ministero aveva constatato che quasi tutti i direttori generali avevano optato per le ferie invece di recarsi al lavoro come aveva fatto lui. Indispettito Sangiuliano prese carta e penna e inviò ai suoi dirigenti apicali una lettera nella quale li invitava tutti a non prendere impegni per il 15 di agosto, perché sarebbero stati convocati tutti quanti per una riunione al ministero. Più d’uno tra i commentatori derubricarono l’accaduto a poco più di una boutade senza seguito alcuno. Sbagliato. Martedì i direttori generali erano tutti lì attorno al tavolo al quale, oltre al ministro, c’erano anche i due sottosegretari Vittorio Sgarbi e Gianmarco Mazzi.

LE APERTURE
L’altra battaglia lanciata il 25 aprile da Sangiuliano è stata quella relativa alla chiusura dei luoghi della cultura durante i giorni di festa. Anche in questo caso, come detto, l’impuntatura del ministro è stata premiata. E a parlare sono i numeri dei biglietti staccati. Nei quattro giorni del ponte ferragostano sono stati oltre 600mila i visitatori. Di questi quasi 160mila nel solo giorno del 15 agosto. Tra i siti culturali più visitati ci sono il Colosseo con quasi 96mila ingressi, gli scavi di Pompei (63mila), gli Uffizi di Firenze (35mila). E ancora: al Foro Romano e Palatino nel corso del ponte i visitatori sono stati oltre 53mila e al Pantheon, dove da poco è stato introdotto il ticket, gli ingressi sono stati quasi 30mila.

La Reggia di Caserta ha accolto oltre 18mila visitatori. A Milano, una meta non proprio ferragostana, sono stati 12 mila i visitatori dei musei civici e delle mostre in svolgimento a Palazzo Reale. E questo è un dato ancor più significativo se si tiene conto del fatto che il Museo di scienze naturali e l’Acquario, situati rispettivamente all’interno dei Giardini Montanelli e del Parco Sempione, sono rimasti chiusi a causa della bufera che ha colpito Milano lo scorso 25 luglio. Dati che hanno fatto dire al ministro Sangiuliano che «i nostri musei sono una ricchezza della Nazione, rafforzano l’identità e la consapevolezza della nostra storia. Questi numeri così rilevanti confermano che stiamo facendo un buon lavoro. Ringrazio in primo luogo chi, in questi giorni di vacanza, ha lavorato per garantire la fruibilità dei siti. Grazie per il loro impegno». Un’ultima cosa. Durante la riunione coi direttori generali, Sangiuliano ha confermato l’assunzione di 200 persone con alta specializzazione da portare all’interno dell’amministrazione e di 518 nuove figure professionali da inserire nei musei per fine ottobre.

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