Vittorio Feltri
Quello che accade a Milano ha dell’incredibile. In alcuni stabili popolari, nel 2018, è stata rilevata e certificata la presenza di amianto, dai solai alle cantine fino alle tubature di scarico dei servizi igienici e persino nell’aria circolante nel sottosuolo, eppure non si è provveduto alla bonifica, bensì le famiglie che abitano in quegli alloggi hanno continuato a vivere lì senza che l’amministrazione comunale sia intervenuta allo scopo di tutelare la salute di questa gente.
Si tratta di bambini e anziani, donne e uomini esposti costantemente al pericolo di sviluppare malattie terribili e addirittura mortali. Ad accendere un faro su questa situazione bizzarra è stato ancora una volta un esponente del Centrodestra, il capogruppo di Fratelli d’Italia all’interno del Consiglio comunale Riccardo Truppo, il quale, accogliendo le richieste degli inquilini delle case popolari di essere ascoltati, si è recato in quelle aree periferiche del capoluogo lombardo dove gli ex comunisti non osano mettere piede.
GROTTESCO - La sinistra milanese si occupa di piste ciclabili, ma trascura i milanesi che campano al di fuori dell’area C. L’amministrazione Sala non si sporge oltre i confini del centro, forse per il timore di prendere qualche brutto virus, compreso quello della disperazione, che imperversa in determinate zone lasciate allo sbando. I progressisti fingono di essere con il popolo, in verità gli sono contro e questo spiega anche altri fenomeni, come i continui e ingiustificati aumenti del costo dei mezzi pubblici o l’idea di accrescere il prezzo dell’accesso all’area Centro, quella dove risiedono i radical-chic che votano Beppe Sala, il quale garantisce la pista ciclabile su corso Buenos Aires ma non il diritto alla salute di coloro che abitano l’edificio numero 16 di via Jacopino da Tradate. Devo riconoscere che tutto ciò è alquanto grottesco se consideriamo che, durante la pandemia, proprio il Pd non ha fatto altro che sottolineare la preminenza del diritto alla salute su qualsiasi altro diritto, quantunque di pari rango. E la salute di chi vive al 16 di via Jacopino da Tradate, a Milano, forse che vale di meno?
CUSTODE NEL CONTAINER - È doveroso puntualizzare che questi signori, i quali non sono cittadini di serie B sebbene vengano trattati come rifiuti, non hanno mai smesso di pagare le tasse relative all’abitazione, anche se sono circondati da mura che si sgretolano ed è risaputo che lo stato di degrado fa lievitare il rischio di contaminazione dell’aria ove sia presente l’amianto. Ci dà l’idea dell’avanzato stato di deterioramento dei materiali la circostanza che la zona portineria, ad esempio, stia crollando su se stessa, tanto che il custode è stato trasferito in un container piazzato nel bel mezzo del cortile.
Tali condizioni sono arcinote. Pure i tecnici di MM incaricati per la gestione dei contatori si rifiutano di scendere nelle cantine per paura di respirare le letali particelle di amianto. Inoltre, gli spazi destinati ad esercizi commerciali, fino a pochi mesi fa assegnati ad associazioni di quartiere che fornivano anche servizi per l’infanzia, sono stati dall’oggi al domani chiusi e blindati, cioè murati perché evidentemente è diffusa la consapevolezza che si tratti di luoghi assolutamente insalubri.
I RICCHI COCCOLATI, I POVERI... - Insomma, il Comune sa tuttavia non interviene, se non creando barriere le quali non risolvono il problema, dal momento che le famiglie, alcune stabilite lì da oltre quarant’anni, seguitano a rimanere in quegli appartamenti. Del resto, dove dovrebbero andare? Dove potrebbero andare? Forse sotto i ponti? La sinistra coccola i ricchi. E prende a calci i poveri. Questa noncuranza e questa indifferenza non stanno facendo altro che approfondire le fratture sociali, creando un divario abissale tra centro e periferie e rendendo oltretutto le città governate dai progressisti sempre più pericolose. E Milano è sul podio delle città italiane meno sicure. Un primato di cui il sindaco può andare fiero, essendo merito suo.