CATEGORIE

Uova, praline e tavolette: chi sono i signori del cioccolato

di Attilio Barbieri lunedì 10 aprile 2023

3' di lettura

Il business del cioccolato in Italia vale oltre 5 miliardi di euro all’anno. Le aziende stabilite nel nostro Paese ne producono quasi 378mila tonnellate l’anno e noi ne mangiamo circa 2 chilogrammi a testa ogni dodici mesi. Con l’arrivo delle uova di Pasqua sugli scaffali di super e ipermercati, si rinnova una tradizione che alcune fonti fanno risalire al Medioevo. Ma il primo uovo di cioccolato di cui vi sia traccia è quello commissionato da Luigi XIV, il Re Sole, al proprio chocolatier di corte attorno al 1700. E c’è chi segnala che nel diciottesimo secolo, a Torino, allora capitale del Regno di Sardegna, ci fosse già l’usanza di inserire una sorpresa all’interno delle uova di cioccolato.


Non è un caso comunque che il big business faccia tuttora capo alla Ferrero, un gruppo multinazionale, ma con sede saldamente in Piemonte. Ad Alba, provincia di Cuneo. E non è un caso se Giovanni Ferrero, numero uno dell’omonimo gruppo cui fa capo il 39,6% del mercato italiano del cacao lavorato, sia il paperone d’Italia, con un patrimonio di 40 miliardi di euro. È piemontese anche la Caffarel che ha sede a Luserna San Giovanni, paese natio del fondatore, Pier Paul Caffarel, acquisita però nel 1998 dalla svizzera Lindt & Sprüngli e guidata dall’austriaco Benedict Riccabona quarantenne con una vasta esperienza in Cina e Russia. Come è piemontese, per la precisione di Novi Ligure, la Pernigotti, salvata di recente dal colosso americano JP Morgan che l’ha acquisita dai fratelli turchi Toksoz cui si deve lo stop alla produzione nello storico impianto novese. A guidare la Pernigotti “americana” è l’ad Attilio Capuano che Jp Morgan ha posto alla guida pure della Walcor di Cremona, altra azienda finita in portafoglio del colosso Usa. E a giorni è atteso l’annuncio che nell’impianto novese dovrebbe riprendere la produzione già a maggio, dopo quattro anni di stop.

Toblerone, confezione stravolta: ecco cosa sparisce

Scordatevi il Toblerone così come lo conoscete. Sei anni dopo la modifica della forma delle tavolette di cioccola...


NOVI CAPUT MUNDI
Sempre a Novi ha sede l’omonimo produttore di cioccolato rilevato nel 1985 dalla famiglia Repetto - già proprietaria di Elah e Dufour. E al gruppo controllato da Flavio e Guido Repetto fa capo il 4,6% del mercato italiano. Nel Novese, precisamente ad Arquata Scrivia, ha sede La Suissa, che a dispetto del nome è italianissima ed è finita, assieme alla milanese Giovanni Parenti nel portafoglio del gruppo Colussi, guidato a sua volta da Angelo Colussi Serravallo, terza generazione dei Colussi che fondarono l’omonima azienda a Venezia nel 1911. Il capostipite, Angelo, proveniva da una antica famiglia di fornai veneziani.. Soltanto nel primo dopoguerra, precisamente nel 1949, i figli Alessandro, Giacomo e Alberto spostarono la produzione a Perugia e successivamente a Petrignano di Assisi. Sempre a Perugia iniziò la produzione la Perugina, fondata nel 1907 da Luisa Spagnoli, sarta, creatrice di moda dalle idee rivoluzionarie per il tempo. A lei si deve l’invenzione del Bacio Perugina, uno dei marchi di maggior successo, divenuto di recente pure uovo di Pasqua. Entrata nell’orbita della Cir di Carlo De Benedetti nel 1985, viene ceduta alla multinazionale svizzera Nestlé tre anni dopo. A guidare la Perugina è Marco Travaglia, classe 1964,che è presidente e amministratore delegato di Nestlé Italia e Malta.


PASSATE DI MANO
Di recente ha cambiato proprietà Paluani, storica industria dolciaria veronese, finita nel 2021 nell’orbita di Sperlari, a sua volta controllata dalla tedesca Katjes International che ne ha affidato la guida a Tobias Bachmuller. Classe 1957, originario di Stoccarda, è l’unico manager ad aver vinto due volte il German Marketing Prize, con due marchi diversi. Un produttore che rimane in mani saldamente italiane è invece la Zàini aperta a Milano, nel 1913, da Luigi Zàini. E un omonimo del fondatore, terza generazione degli Zaini, è l’attuale presidente e amministratore delegato della società che la gestisce assieme alla sorella Antonella. Come italiana rimane Witor’s, acquisita nell’estate di due anni fa dal fondo 21 Invest di Alessandro Benetton e guidata da Jean Valery Raffard. 

DiMartedì, insetti nel cibo: ecco cosa ci mangiamo davvero

Yogurt, succhi d'arancia, caramelle gommose, cocktail. Sono tra i prodotti che consumiamo e che contengono già...

Il bluff dello zar Russia, la tregua di Putin? Già finita: bombardamenti sull'Ucraina

Goloso Pasqua, ecco il dolce di Dubai che fa impazzire la Russia

Il Pontefice Pasqua, il passaggio di Papa Francesco tra i fedeli in piazza San Pietro

tag

Russia, la tregua di Putin? Già finita: bombardamenti sull'Ucraina

Pasqua, ecco il dolce di Dubai che fa impazzire la Russia

Pasqua, il passaggio di Papa Francesco tra i fedeli in piazza San Pietro

Pasqua, l'omelia di Papa Francesco (e l'incontro con Vance)

Marco Bassani: L'europeismo trasformato in un culto neo-marxista

Infuria la polemica su un documento che credo debba essere posto nella giusta luce. È vero che occorre contestual...
Marco Bassani

Patricelli: La verità nascosta dal Pci su chi uccise il Duce

Un cold case da ottanta anni nella ghiacciaia della storia, con un enigma avvolto da un mistero. In attesa che l’e...
Marco Patricelli

Calessi: Bertinotti e Fini, uniti dalla Lega ma separati sulla guerra

Il rosso e il nero a casa della Lega. Sono stati loro, Fausto Bertinotti e Gianfranco Fini, intervistati dal direttore d...
Elisa Calessi

De Leo, Salvini dopo la telefonata con Vance: "Frizioni? Siamo su scherzi a parte"

La telefonata con J. D. Vance e la contrarietà rispetto alle ipotesi di riarmo. Il vicepresidente del Consiglio M...
Pietro De Leo