Renato Soru travolto dai debiti: cosa si vende per ripagarli

Il fondatore di Tiscali ha ceduto la sua villa in Sardegna al nipote di Picasso per onorare un debito che aveva contratto per la sua società
lunedì 28 aprile 2025
Renato Soru travolto dai debiti: cosa si vende per ripagarli
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"Confermo, è tutto vero". Renato Soru commenta così le notizie circolanti sulla sua villa in Sardegna. 600 metri quadri immersi tra oliveti e vigneti con spiaggia privata affacciata sul mare di Villasimius venduti a Richard Widmaier Picasso. Il nipote del celebre pittore si è aggiudicato la dimora per 15,5 milioni di euro. "Ho ceduto la casa perché devo onorare un debito che avevo contratto, nel passato, per aiutare la società. Dopo il 2010 avevo anticipato un aumento di capitale in uno dei tanti momenti di crisi dell'azienda", racconta così a La Stampa i motivi dietro la sua decisione. L'imprenditore e fondatore del gruppo Tiscali, nonostante un po' di amarezza, si dice "contento di aver venduto la casa a una persona che sa apprezzare un luogo simile e che saprà mantenere l'impegno di conservazione della natura, della biodiversità. Aspetti a cui tengo molto e che avevo portato avanti con quella proprietà".

L'ex governatore sardo da tempo vive lontano dai riflettori. Colpa di alcuni problemi di salute "in seguito a una caduta dalle scale di casa che mi ha lasciato delle conseguenze. Ora sto bene, comunque". Uscito tre anni fa da Tiscali, Soru è alle prese con un nuovo progetto, "una società di sviluppo di software informatici". Oggi più comunemente definita "intelligenza artificiale generativa".

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Ma alla domanda se nutre un po' di nostalgia per il passato, Soru risponde: "Il web si è trasformato da un ambiente di libertà, come lo avevamo immaginato, a un formidabile creatore di nuovi monopoli che la politica non ha visto arrivare e che non è stata capace di regolamentare". Insomma, "purtroppo nel nostro Paese il mondo delle telecomunicazioni è andato a sbattere contro logiche di mercato che hanno messo in dubbio la sua stessa sopravvivenza". E ora ne paghiamo le conseguenze.