Lampedusa, gli immigrati, la pace, il muro tra Stati Uniti e Messico. Non sono casuale le "immagini" di Papa Francesco evocate dal cardinale Giovanni Battista Re, decano del Collegio cardinalizio, nella sua omelia nel corso dei funerali di Bergoglio a San Pietro.
Continui riferimenti alla vicinanza del Pontefice scomparso lo scorso lunedì a 88 anni e i poveri, gli emarginati, il popolo che soffre nelle parti di mondo più dimenticate. E su X, ovviamente, le parole del cardinale sono state subito prese a pretesto da molti per lanciare attacchi contro Giorgia Meloni e Donald Trump, premier italiana e presidente americano che a loro dire sarebbero gli obiettivi indiretti delle invettive di Re e di Bergoglio.
"Di fronte all'infuriare delle tante guerre di questi anni, con orrori disumani e con innumerevoli morti e distruzioni, Papa Francesco ha incessantemente elevata la sua voce implorando la pace e invitando alla ragionevolezza, all'onesta trattativa per trovare le soluzioni possibili, perché la guerra - diceva - è solo morte di persone, distruzioni di case, ospedali e scuole", ha spiegato il cardinale Re. "La guerra lascia sempre il mondo peggiore di come era precedentemente: essa è per tutti sempre una dolorosa e tragica sconfitta".
"È significativo che il primo viaggio di Papa Francesco sia stato quello a Lampedusa, isola simbolo del dramma dell'emigrazione con migliaia di persone annegate in mare - ricorda ancora Re -. Sulla stessa linea è stato anche il viaggio a Lesbo, insieme con il Patriarca Ecumenico e con l'Arcivescovo di Atene, come pure la celebrazione di una messa al confine tra il Messico e gli Stati Uniti, in occasione del suo viaggio in Messico".
"Dei suoi Viaggi Apostolici resterà nella storia in modo particolare quello in Iraq nel 2021, compiuto sfidando ogni rischio" ha aggiunto "quella difficile Visita Apostolica è stata un balsamo sulle ferite aperte della popolazione irachena, che tanto aveva sofferto per l'opera disumana dell'Isis. È stato questo un viaggio importante anche per il dialogo interreligioso, un'altra dimensione rilevante della sua opera pastorale".
"Papa Francesco - ha concluso il cardinale la sua omelia - soleva concludere i suoi discorsi e i suoi incontri dicendo: 'Non dimenticatevi di pregare per me'. Caro Papa Francesco, ora chiediamo a Te di pregare per noi e che dal cielo Tu benedica la Chiesa, benedica Roma, benedica il mondo intero, come domenica scorsa hai fatto dal balcone di questa Basilica in un ultimo abbraccio con tutto il popolo di Dio, ma idealmente anche con l'umanità che cerca la verità con cuore sincero e tiene alta la fiaccola della speranza". Un lungo applauso dei 50mila riuniti a San Pietro ha salutato la fine del ricordo.
"Nonostante la sua finale fragilità e sofferenza, Papa Francesco ha scelto di percorrere questa via di donazione fino all’ultimo giorno della sua vita terrena. Egli ha seguito le orme del suo Signore, il buon Pastore", omelia del cardinale Re. pic.twitter.com/IbukUhQj6Y
— L'Osservatore Romano (@oss_romano) April 26, 2025