Massimo Cacciari
"Oggi c'è stato l'omaggio del parlamento al Papa, cosa sarà più difficile ora?": Lilli Gruber lo ha chiesto al suo ospite Massimo Cacciari a Otto e mezzo su La7 riferendosi alla morte del Pontefice, venuto a mancare lunedì 21 aprile. "Sarà più difficile all'interno della Chiesa proseguire sul disegno di riforma che lui aveva già impostato ma che aveva già suscitato delle difficoltà non solo in Occidente ma in tutto il mondo", ha risposto il filosofo ed ex sindaco di Venezia.
Cacciari, in particolare, ha parlato di un "processo di riforma complesso, che ha già subito parecchi intoppi, quello è ancora un cantiere aperto". Poi ha definito Bergoglio come "l'unica voce autorevole, dotata di effettiva autorità morale e politica, che avesse indicato una via di ragionevolezza per i conflitti in corso". A tal proposito, ha fatto riferimento alla necessità evocata dal Papa "di giungere a un armistizio e a una trattativa di pace in Ucraina" e alla sua denuncia rispetto "alla sciagurata politica, appoggiata dagli Usa, di Israele con i palestinesi. Venuto meno il Papa, è tutto in discussione".
La stessa presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in aula ha ricordato che il Pontefice “non ha smesso di invocare la fine delle guerre, dalla martoriata Ucraina al Medio Oriente” e lo ha fatto “anche quando sapeva che alcuni avrebbero potuto non capire e che le sue parole potevano essere travisate e strumentalizzate“.