Oggi, giovedì 17 aprile, è il giorno tanto atteso dell’incontro alla Casa Bianca tra il premier, Giorgia Meloni, ed il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. L’inquilina di Palazzo Chigi è già atterrata alla Joint Base Andrews, nei pressi di Washington. Prima dell’incontro, ci sarà tra i due leader un pranzo, chiuso alla stampa, alle 12.05 locali (le 18.05 in Italia) nel Cabinet Room e, circa un'ora dopo, avverranno i colloqui nello Studio Ovale, stavolta ripreso dai reporter della Casa Bianca e dai giornalisti italiani accreditati. Di questo si è discusso anche a Otto e Mezzo, il talk di approfondimento politico di La7, condotto da Lilli Gruber.
Tra gli ospiti, anche il direttore editoriale del Secolo d’Italia, Italo Bocchino, che ha grandi aspettative per questo incontro: “Più che obbedienza della Meloni per l'incontro con Trump come prima leader dopo il lancio dei dazi alla Casa Bianca, io vedo protagonismo e non vedo un momento peggiore, anzi il momento migliore. C'è il protagonismo di Giorgia Meloni che va alla Casa Bianca e va a dire a Trump, ok hai posto un problema nella maniera sbagliata. I dazi sono errati e procurano un problema all'Europa, ma anche a te. Lui è dovuto tornare indietro, che abbia sbagliato è indubbio, è stato costretto a tornare indietro. La borsa – spiega Italo Bocchino - ha bruciato in 5 giorni una somma pari a 500 anni di legge finanziaria italiana, una cosa monstre, deve risolvere adesso il problema. Ha l'occasione di parlare ora con la Meloni che è un alleato, non è che si va lì da vassalli, l'Italia ha sempre avuto come principale alleato gli Usa, quando governava il Pd, quando governava Conte dei 5 stelle, quando governava la Dc, quando la sinistra governava sottobanco con la Democrazia Cristiana. Napolitano fu quello che aprì addirittura la sinistra ai rapporti con gli Stati Uniti".
Otto e Mezzo, lite Lerner-Bocchino: "Vasellina, strattoni"
Scontro a Otto e Mezzo tra Italo Bocchino e Gad Lerner nella puntata andata in onda questa sera, giovedì 10 april..."Che cosa può dire - riprende Bocchino -? Lui dice io compro merci da voi e voi da me, solo che io ne compro 150 miliardi in più, questo squilibrio commerciale mi crea problemi. Bene, se ci sono queste differenze si può fare una compensazione: tutta l'Europa deve comprare armi, perché ha deciso quello? E lo fa dagli americani, l'Europa compra gas? Può farlo a prezzo competitivo da loro invece che dai russi, meglio. Secondo me si può trovare un'intesa, quello è l'obiettivo, favorire l'intesa dell'Ue con Trump, io da italiano sono orgoglioso che il presidente del Consiglio italiano, a prescindere dall'appartenenza politica, vada a parlare con gli Usa”, conclude Bocchino.